mercoledì 11 marzo 2020

O muori di coronavirus godendoti diritti e libertà, oppure sopravvivi

È interessante la disquisizione giuridica di Conte. Perché il premier riflette? Vediamo. C’è il pressing della Lombardia per misure più drastiche. Qualcosa di analogo dalla Regione Piemonte: si assocerebbe se si scegliesse questa strada. Ma il presidente del Consiglio replica: “Serve attenzione. La priorità è la tutela della salute, ma ci sono libertà e diritti di cui si deve tener conto, evitando istanze emotive". Libertà e diritti, dice il premier.

Parliamo di libertà e diritti che sono alla base della democrazia, da difendere coi denti e con le unghie. Nel mentre che il premier medita, oggi in Lombardia, ci sono stati 1500 nuovi contagi. Siamo davanti a un bivio. A sinistra si muore di coronavirus, però ci godiamo libertà e diritti. A destra si sconfigge il coronavirus, con inevitabili e pesanti limitazioni della libertà e dei diritti. Non so quale sia la strada giusta. A proposito di libertà, ognuno è libero di pensarla come crede. Ognuno è anche libero di morire come vuole: magari c’è chi ama andare al Creatore tutto libero e stracolmo di diritti, abbracciato alla Costituzione.

Nel mentre che il premier medita, riflette e pondera, segnalo un piccolo ma significativo episodio nell'ospedale Cotugno di Napoli. Una persona con sintomi febbrili era in attesa di fare il tampone. Innervosito, l'uomo ha sputato a una dottoressa e a un infermiere. Ora i due sanitari sono stati messi in quarantena e il locale è stato sottoposto a sanificazione. L’uomo è sparito. Mi piacciono le parole del direttore generale dell'ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro: "Ho perso un medico e un infermiere validissimi che adesso devono state in isolamento. Sputare addosso a una persona quando si hanno, in un momento come questo, quelle sintomatologie equivale a sparare”. Pertanto, quel signore ha sparato con la saliva anziché sparare con la pistola.

Attenzione ai decreti all’acqua di rose, ai provvedimenti provvisori, parziali, poco limitanti, poco vincolanti, poco estesi. Occhio a non far sentire la presenza delle Forze dell’ordine e dell’esercito. Specie in certe zone del Paese. La Cina ha agito in modo brutale e quasi risolto. Qui noi, amanti della libertà e dei diritti, che intenzioni abbiamo?

Ma sentiamo Fontana (governatore Lombardia) cosa propone e Conte. In 10 punti.
  1. Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, a eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità e alle edicole.
  2. Chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati sia su strada che al coperto e le medie e grandi strutture di vendita.
  3. Chiusura di bar, pub, ristoranti.
  4. Chiusura delle attività artigianali di servizio a eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza.
  5. Chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione a eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico.
  6. Sospensione di tutti i servizi mensa.
  7. Chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, a eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.
  8. Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa.
  9. Ogni attività svolta con modalità di lavoro agile è consentita.
  10. È fatta salva l’individuazione da parte di Regione Lombardia delle attività di indifferibile necessità.

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