sabato 12 dicembre 2009

Bari-Juve. L'1 dato a 4: troppo



La Juve a Bari è strafavorita, e ci mancherebbe. Non conta nulla il fatto che abbia subìto un'eliminazione pesantissima a opera del Bayern. È pur sempre la squadra più scudettata d'Italia e ha fior di campioni. Rifiuto anche l'idea che Ferrara sia diventato un fesso all'improvviso: secondo me, è un ottimo allenatore. Lo difendo. Ha fatto bene la dirigenza a confermarlo.

Tuttavia, noto che la vittoria del Bari sulla Juve è data addirittura a 4 da Snai. Troppo. E c'è perfino chi arriva a 4,3: Better. È questa la scommessa eccitante del sabato sera. Se avete pochi euro da buttare nel gabinetto, tanto vale azzardare un improbabile 1 sulla ruota di Bari. Mi piace farvi vincere soldi con le scommesse: vedi qui.

[foto via Gazzetta]

mercoledì 9 dicembre 2009

Inter-Rubin 2-0: se saltelli, fa le magie Balotelli


Cosa si dice delle squadre eliminate dalla Champions? Che non hanno la mentalità giusta, che sono carenti di personalità da mettere in mostra nelle gare più importanti, che non approcciano psicologicamente la gara nel modo adatto. Ma nell’Inter chi possiede invece quelle caratteristiche vincenti? Il verdetto di pochi minuti fa: Balotelli. Suo il tacco straordinario a Eto’o per l'1-0; sua la punizione stratosferica del 2-0.

Ero e resto della mia opinione, che ho espresso dopo Genoa-Inter 0-5: Balotelli è l’unico dei nerazzurri ad avere colpi da fenomeno.

Splendido anche un altro giovanotto di belle speranze, appena apparso sul palcoscenico del grande calcio; un tipetto che fino a ieri giocava nella Primavera dell’Inter; un pivellino, inesperto e timoroso. Un certo Javier Zanetti. Che ha preso per mano la squadra con discese irresistibili, suonando la carica a compagni paralizzati dalla tensione.

Ottimo anche Sneijder, l’unico dei nerazzurri che sa smistare il pallone in velocità, e che ragiona a mille all’ora. A Mourinho converrà tenerselo buono nelle occasioni importanti: le partite decisive di campionato e Champions. Perché il centrocampista nerazzurro si infortuna spesso: non è una roccia. Il suo utilizzo andrà centellinato nei prossimi mesi.

Coraggiose le scelte di Mourinho stasera. Una squadra a trazione anteriore, con l’intento di fare possesso palla. Il rischio era di farsi infilzare in ripartenza come un tordo. Sarà pure antipatico (specie ai giornalisti cui non rivela la formazione: ma come si permette?!), però nel momento più delicato della stagione ha estratto gli attributi.

Tuttavia (a parte le prodezze individuali), l'Inter non ha mostrato un gioco: se farà così agli ottavi, verrà eliminata; il 2-0 sul Rubin non è un risultato onesto, perché i russi a tratti hanno giocato meglio. Nel prosieguo della stagione, il destino dei nerazzurri è perdere o pareggiare prima di incontri di Champions: i morattiani non hanno una rosa tale da competere su due fronti; va fatta una scelta fra scudetto e coppa Campioni. Se l’Inter vuole giocarsela al massimo in entrambe le competizioni, rischia di perdere tutto, arrivando spompata a marzo.

Champions: Barcellona e Chelsea le mie favorite, nell'ordine. C'è pure il Milan, purché non lotti anche per lo scudetto.

Campionato: Juve favorita, dal momento che si potrà concentrare solo sul campionato, e purché Ferrara non venga esonerato (Ciro sta cavando il sangue dalle rape). A ruota, Inter e Milan, che dovranno ammazzarsi di fatica e infortuni in Champions. 

[foto via Inter]

martedì 8 dicembre 2009

Juve-Bayern 1-4. Qual è la differenza con Juve-Inter 2-1? L’arbitro


Dicono i saggi che l’arbitro incide poco su una partita, e che se una squadra è davvero forte, l’incontro lo vince a prescindere dalle sbadataggini del giudice di gara. Cazzate. Se tra due squadre c’è equilibrio, l’arbitro è il signore indiscutibile del risultato, coadiuvato dai vassalli assistenti (gli ex guardalinee). La scorsa stagione, la semifinale della Champions fra Chelsea e Barcellona l’ha determinata l’arbitro. In buona fede, ha regalato la finale ai catalani. Drogba (Chelsea) gliel’ha fatto notare a muso duro e l’arbitruccio s’è offeso e l’ha fatto squalificare: impertinente d’un ivoriano! La premessa, che mi perdonerete, per dire che la differenza fra Juve-Inter 2-1 e Juve-Bayern 1-4 l’ha fatta l’arbitro.

Prendi Juve-Inter. C’è Saccani che, in buona fede, nel giro di 20 minuti non dà un rigore all’Inter e non espelle Melo e regala un calcio di punizione su simulazione di Del Piero. Sai com’è: giocare in casa della Juve e trovarsi con un arbitro del genere, non è piacevole.

Adesso prendi Juve-Bayern. C’è un arbitro davvero all’altezza, internazionale, non pavido. Fallo del bianconero Caceres sull’1-0 per la Juve: rigore e gol per i tedeschi. Senza quel penalty, come sarebbe finita la partita? Ve lo svelo io: avrebbe vinto la Juve. Sì, perché quelli del Bayern si sarebbero innervositi. E tutti i giocatori avrebbero capito con chi avevano a che fare in campo: un polletto da ingannare con gomitate, simulazioni, tuffi, gioco interrotto, furbizie d’ogni tipo.

Nel calcio, arbitro e guardalinee, senza moviola in campo, sono gli inappellabili profeti del punteggio: hanno un potere smisurato, che non usano però, perché sono tutti in buona fede. Per questo la Fifa non cambia le regole: sa che dei suoi arbitri si può fidare. E la prova che un arbitro è la chiave per vincere te la danno i giocatori in ogni partita: osservate i campioni più rappresentativi di qualsiasi compagine come esercitino ogni genere di pressione sul direttore di gara e sui guardalinee, con proteste, paroline, gesti.

Siccome mi piace valutare un episodio comprendendo il contesto in cui s'è verificato, ho annotato in presa diretta tattica e tipo di gioco dell'ormai celeberrima Francia-Irlanda. I mass media si sono soffermati solo sul famoso fallo di mano di Henry. Grave errore concentrarsi sulla giocata da pallavolista dell'attaccante. Prima del doppio tocco di mano, i francesi avevano rotto le palle all'arbitro e al guardalinee per un'ora e mezzo di fila, per ogni contrasto a centrocampo, per un fuorigioco di tre metri, per qualsiasi falletto: giacchetta nera under pressure uguale errorino a tuo vantaggio. 

In quanto alla Juve e al gioco effervescente sbandierato da certi mass media colorati di bianconero, che vedevano la Zebra volare, adesso diventa la favorita del campionato: se i dirigenti bianconeri non commettono la follia di esonerare Ferrara (sta già facendo i miracoli) per l’ingentissima e drammatica perdita economica dovuta all’eliminazione dalla Champions, e se l’Inter non si suicida fra poche ore, la Juve può dedicarsi esclusivamente allo scudetto. Mentre Inter e Milan dovranno ammazzarsi su due fronti, senza esserne attrezzati: ho visto nerazzurri inguardabili in Europa e un Milan imbarazzante a Zurigo.

[foto via Bayern]

sabato 5 dicembre 2009

Juve-Inter 2-1: bianconeri splendidamente coraggiosi, Marchisio mondiale, arbitro Saccani impresentabile


La Juve batte l’Inter con merito. Ci ha messo più coraggio, più cuore. E soprattutto, i bianconeri hanno Marchisio, eroe della serata, e autore di un gol capolavoro, con coefficiente di difficoltà 10. Dribbling nello strettissimo su Samuel e pallonetto sopraffino su un mediocre (stasera, come nelle ultime partite) Julio Cesar: la rete più bella della stagione 2009-2010 (per ora) fra tutte le competizioni europee. Marchisio può prendere per mano la Juve in campionato e Champions, e spero che diventi il protagonista del Mondiale in Sudafrica.

La squadra di Ferrara ha vinto quasi tutti i duelli individuali sulla fasce: quella la chiave del match. Con un ottimo Caceres, il secondo migliore in campo dopo Marchisio. C’è soltanto un giocatore dell’Inter capace di spingere ai lati lunghi del rettangolo: Maicon. Che stasera era squalificato. S’è visto. Tuttavia, pure col brasiliano titolare, a Barcellona i nerazzurri parevano smarriti. I morattiani fanno una gran fatica a reggere psicologicamente il doppio impegno campionato-Champions.

Fatti i legittimi elogi alla Juve e a Marchisio, e detto che l’Inter non è scesa in campo con la dovuta cattiveria agonistica, mi si consenta di esprimere un giudizio sull’arbitro Saccani. Che nel primo tempo ha sbagliato tutto. In perfetta buona fede, sia chiaro.

1) Al 10’, Cannavaro tira giù in area Samuel, prendendolo vistosamente per un braccio. È rigore nettissimo. Saccani è lì a due passi. Perché non fischia?

2) Al 20’ contatto lievissimo fra Samuel e Del Piero, che crolla. Fallo. Punizione e gol della Juve. Seguendo quel metro di giudizio, ogni 10 secondi la partita andava interrotta per un fallo. E si doveva finire sette contro sette, per via delle espulsioni. Mi sta anche bene che l’arbitro fischi quei tocchetti; ma allora deve fischiare anche tutti quelli successivi identici. Un esempio? Pochi istanti prima, il contrasto di Caceres su Muntari.

3) Al 25’, entrata durissima e plateale di Felipe Melo su Stankovic. Solo ammonizione? Mah. Secondo me, era da rosso pieno.

A dimostrazione che i giocatori si sono accorti della pochezza dell’arbitro, c’è la rissa finale: chi sta in campo fiuta le capacità del direttore di gara e sa quando può permettersi gomitate, spintoni, calci… Tanto lì c’è uno che vede poco e sanziona meno.

Applaudo Buffon per aver ammesso di aver toccato il pallone con la mano, deviandolo in calcio d'angolo: l'arbitro è stato costretto a dare un corner all'Inter... In quanto a Felipe Melo, s'è inquietato per essere stato espulso, insultando Saccani. Bel fegato: invece di ringraziarlo per non aver tirato fuori il cartellino rosso nel primo tempo...

Però, ribadisco, Saccani era in buona fede. E non voglio dietrologie: insignificante il precedente di Juve-Fiorentina 1-0 di qualche mese fa, quando proprio con Saccani i bianconeri ebbero sviste arbitrali a favore (vedi qui e qui). Non male anche un'allegra previsione di Franco Rossi: qui.

Campionato apertissimo. Percentuali scudetto: 33,3% periodico Inter; 33,3% periodico Milan; 33,3% periodico Juve. Ma chi va avanti in Champions o in coppa Italia vede quella percentuale scendere, perché nessuna delle tre società ha una rosa tale da competere su più fronti.

[foto via Juve]