domenica 2 gennaio 2022

Sosta gratuita per disabili sulle strisce blu: caos all’italiana

Da oggi, i disabili hanno il diritto di parcheggiare l’auto sulle strisce blu gratuitamente se gli stalli loro riservati sono già occupati o indisponibili.

Lo dice il nuovo comma 3-bis dell’articolo 188 del Codice della strada: “Ai veicoli al servizio di persone con disabilità, titolari del contrassegno speciale ai sensi dell’articolo 381, comma 2, del regolamento, è consentito sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati”.

I disabili vanno tutelati il più possibile. Sarebbe stato opportuno rendere tutti gli stalli blu subito gratuiti e disponibili per loro, sempre e comunque. Al di là di questo, mi sfugge la logica della nuova norma.

1) Quando un agente di polizia locale o un ausiliario dà la multa, il proprietario non c’è quasi mai. Infatti, i verbali vengono spediti a casa del proprietario dell’auto.

2) Per legge, i disabili possono sostare sugli stalli blu solo se gli stalli gialli (i soliti con l’icona specifica) sono già occupati. Ovviamente, occupati a inizio sosta, non durante la sosta.

3) Non prendono la multa se dicono all’agente di polizia locale o a un ausiliario: “Siccome il mio stallo giallo era occupato, allora ho messo l’auto sullo spazio blu”.

4) Ma se la multa viene sempre data quando il proprietario non c’è, come fanno l’agente di polizia locale o l’ausiliario a parlare col proprietario dell’auto?

5) In definitiva, l’agente di polizia locale o l’ausiliario come dimostrano che il disabile ha sostato sullo stallo blu perché quello giallo era occupato? Risposta: l’agente di polizia locale o l’ausiliario dovrebbero essere presenti nell’istante in cui il disabile sosta sugli stalli blu, e dovrebbero verificare che gli stalli gialli sono occupati. 

Una normativa farraginosa, ingarbugliata, al limite del teatro dell’assurdo.