Luigi Mercurio è un perito assicurativo, nonché presidente Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni). Mi affido all’esperto in materia per capire come si definisce il valore di un’auto usata, problema chiave nella Rca quando la compagnia assicuratrice deve rimborsare i danni al proprietario di una vettura dopo un incidente, oppure deve risarcirlo per la polizza Furto e incendio o per altre garanzie. Si tenga presente che, pure durante la trattativa di compravendita, ci si può rivolgere al perito affinché fissi il prezzo.
Come definire il valore di un’auto usata?
"La valutazione di veicolo a motore usato è soggetta a una serie di parametri e valutazioni che bisogna tenere ben presente prima di procedere alla valutazione di un bene. Di norma, più un veicolo è richiesto e, talvolta, meno disponibile sul mercato, più il veicolo in questione ha un buon valore commerciale. Esempio: autovetture come la Mini o alcuni tipi di Mercedes hanno un valore molto elevato. Esemplari con particolari caratteristiche (come le fuoristrada) possono conservare un buon valore commerciale nel tempo. Discorso a parte per i veicoli di interesse storico. Subiscono oscillazioni nelle valutazioni in base al loro stato di conservazione e manutenzione: per questo tipo di veicoli l’originalità dei documenti (carta di circolazione e certificato di proprietà) e il buono stato di conservazione della targa originale costituiscono parametri favorevoli di valutazione".
Iniziamo dal chilometraggio.
"Influenza parecchio il valore di un veicolo usato. Più chilometri ha percorso il veicolo, meno sarà ricercato. Questo influenzerà la sua valutazione iniziale. Ma altro parametro fondamentale è lo stato d'uso della carrozzeria. La presenza di danni, ammaccature, graffiature o addirittura tracce di ruggine, influisce negativamente sulla valutazione di un veicolo usato".
Da zero a dieci, quanto pesa lo stato di conservazione degli interni?
"Almeno otto. La qualità dei tessuti e dei pannelli, il loro colore e l’assenza di fori o danneggiamenti incidono positivamente sulla valutazione. Di conseguenza, la presenza di sedili usurati, plastiche danneggiate e accessori rovinati possono ridurre la quotazione del veicolo. Anche l’analisi del funzionamento delle luci, della chiusura centralizzata, delle spie di controllo, degli strumenti, dei lavavetri e dell'apparecchiatura elettrica o elettronica possono incidere notevolmente sul valore del veicolo. Ma non dimentichiamoci anche della meccanica: molto meglio se si hanno a disposizione le ricevute dei tagliandi e degli interventi effettuati agli organi meccanici (sostituzione della cinghia o catena della distribuzione, degli ammortizzatori ecc.)".
E il motore?
"Un veicolo può anche essere perfetto esteticamente ed internamente, ma poi presentare gravi anomalie al motore. Il motore è la parte più importante di un veicolo usato, poiché la carrozzeria è visibile a occhio nudo, esso invece richiede l’analisi dettagliata anche mediante l’ausilio di strumenti specifici".
Un perito come dovrebbe determinare il valore ante-sinistro del veicolo?
"Oggi, è di moda attenersi alle indicazioni dettate dalle committenti assicurative per questioni di tempo e di costi. Vale a dire il perito indica nelle sue valutazioni il valore di determinati listini. I quali indicano il prezzo medio di un determinato veicolo attraverso un algoritmo di calcolo. Ma in realtà il valore ante-sinistro di un veicolo coincide con il presumibile prezzo di vendita di quel veicolo (cioè il valore commerciale del mezzo) sul mercato territoriale nel momento nel quale si è verificato il sinistro. Il perito, pur servendosi delle pubblicazioni commerciali contenenti indicazioni sulle valutazioni del mercato dell'usato, dovrà ricorrere alle proprie conoscenze sull'orientamento generale del mercato specifico della zona, considerando e adattando i dati standard al caso specifico. Valuterà le caratteristiche, lo stato d'uso e di conservazione del veicolo e dei suoi particolari, come esempio verniciatura, selleria, tappezzeria, meccanica ecc. Per le parti meccaniche il perito dovrà tener conto di funzionalità, percorrenza chilometrica, eventuali migliorie o interventi meccanici eseguiti e ritenuti significativi nella vita del veicolo".
Contachilometri alterato: come scovare le frodi dei furbetti che tirano indietro la percorrenza?
"Ci sono due aspetti da analizzare: quello giuridico e quello tecnico. Alterare il contachilometri di un veicolo è una truffa. C'è il rischio di essere querelato. Nel caso poi si tratti di un venditore, è possibile presentare domanda di risoluzione contrattuale per non conformità della vettura con quella indicata in contratto. Ma non è tutto qui: spesso, è possibile scoprire se i chilometri riportati sul tachimetro sono quelli effettivi o sono stati “manomessi”. Un modo semplice è verificare attraverso la carta di circolazione la presenza dell'ultima revisione e dalle ricevute dei tagliandi di manutenzione ricostruire la storia del veicolo e della percorrenza chilometrica. In caso di mancanza dei citati elementi, un'altra verifica può essere effettuata collegandosi al sito Il Portale dell'Automobilista. Il sito permette di verificare i chilometri del veicolo registrati durante l'ultima revisione, ma è indispensabile avere la targa. Il perito ha a disposizione anche strumenti per controllare i chilometri reali del veicolo. Esistono, infatti, apparecchiature in grado di verificare se i chilometri di una vettura sono stati contraffatti. Si tratta di sistemi hardware e software che collegandosi attraverso lettori specifici sono in grado di raccogliere i dati delle diverse centraline presenti sul veicolo".
Se l’auto va in fiamme, come si fa la valutazione?
"Per rispondere, sorvolo sui motivi per i quali un veicolo brucia. Mi occupo solo di stabilire quali i parametri da considerare per la nostra valutazione. Innanzitutto, tutto dipende dal grado di estensione dell'incendio. Se l'incendio è di piccola estensione (cioè viene interessata una minima porzione del veicolo), si potrà effettuare una stima analitica dei danni. Diverse valutazioni andranno effettuate, come avviene nella gran parte dei casi, quando l'incendio interessa gran parte o l'intero veicolo, tale da renderlo un rottame. In questo caso, il perito per la sua valutazione dovrà servirsi della propria esperienza e delle pubblicazioni commerciali contenenti le indicazioni sulle valutazioni del mercato dell'usato, confrontarle con l'orientamento generale del mercato specifico nel momento storico dell'avvenimento sinistroso. Tenendo conto della storia chilometrica del veicolo attraverso l'acquisizione dei dati registrati dalle autofficine nei casi di manutenzione ordinaria o straordinaria del veicolo".
Parliamo di polizza Furto e incendio.
"Diversa è la valutazione nei casi della garanzia denominata incendio e furto. Di fatto, trattandosi di un contratto privatistico tra le parti, i parametri di valutazione sono predefiniti all'atto della stipula della polizza. Pertanto, il valore commerciale del veicolo è stabilito dalla valutazione fornita da un mercuriale di valutazione dei veicoli. In caso di incendio, pertanto, la valutazione potrà essere effettuata partendo dal valore indicato in polizza e considerando le variabili deprezzamento, scoperto e franchigia presenti e applicabili al caso concreto".