martedì 15 luglio 2014

Sarà, ma io Conte lo porterei immediatamente all’Inter

Le bandiere non esistono: i calciatori sono mercenari e fanno quello che farebbero tutti, ossia fornire una prestazione in cambio di una quantità spaventosa di denaro. Conte è un professionista serio e io lo porterei immediatamente all’Inter. Chiaro che lui all’Inter non ci andrebbe mai, visto che abbiamo una rosa da quinto posto in campionato e l’ex bianconero aspira a vincere. Però gli proporrei un progetto quinquennale con investimenti mirati a lunga scadenza. 

Conte me lo prenderei subito per vedere Alvarez correre. Conte convincerebbe, nei dovuti modi, Guarin a non fare passaggi al portiere da centrocampo. Conte i giocatori dell’Inter se li mangerebbe a colazione nello spogliatoio. Conte urlerebbe nelle orecchie di qualche mezza tacca che è arrivata in serie A grazie a chissà quali raccomandazioni sacre: “O corri come un matto oppure ti appendo”. Conte farebbe dichiarazioni forti nelle conferenze stampa. Conte non criticherebbe un 19enne davanti alle tv perché ha sbagliato a venir su in un fuorigioco. Conte baserebbe il suo gioco su energia mentale e ferocia agonistica.

Mi spiace, ma l’Inter, oggi, è una mozzarella nerazzurra. È un ectoplasma svaporato. È, sotto il profilo agonistico, un’accozzaglia di sbandati che vagano per il campo. Conte li raddrizzerebbe tutti. 

Se vuoi impostare il gioco sulle fasce, e sulle fasce hai Johnny e Nagatopo, cazzo, questo benedetto di gioco sulle fasce non lo fai. Non ti ostini. Non sbatti la testa contro un muro. Conte, dopo cinque minuti, o cambia gioco, oppure insiste con il centrocampo a cinque ma senza Johnny e Nagatopo. I quali, alla fine della fiera, sono anch’essi vittime. Milionarie, ma vittime. Sarà mica colpa loro se hanno trovato un allenatore che imposta il gioco di uno dei club più importanti del pianeta su loro due. Che a quasi 40 anni non hanno ancora capito che minchia è una diagonale difensiva.

Non ultimo, Conte all’Inter comincerebbe la sua personalissima guerra contro arbitri e guardalinee. E qui, sulla panca nerazzurra, anche Conte dovrebbe crescere, umanamente e professionalmente. Diventerebbe un allenatore di statura mondiale. Eh sì, perché all’Inter si vince anche in Europa… vedi Herrera e Mourinho: prima il campionato e poi la coppa Campioni/Champions+Intercontinentale. Senza mai andare in serie B. E senza coppe Campioni portate a casa in situazioni equivoche e compromettenti…

lunedì 14 luglio 2014

Udinese-Juve: Rizzoli fa espellere il portiere. Germania-Argentina: Rizzoli dà il fallo a favore del portiere. Trova tu le differenze



Il male del calcio è che esiste un regolamento generico, confuso, disordinato, soggetto a diverse interpretazioni. Uno stesso scontro l’arbitro lo può valutare in dieci modi, a seconda di come gli gira il culo. Dipende da come si è svegliato al mattino, da quanto è in forma. E diciamolo pure: non è questione di malafede. Non è che l’arbitro ha ricevuto un assegno per concedere un rigore, espellere tizio, invertire un fallo a centrocampo. È solo questione di punti di vista. Tanto più marcati inquantoché il regolamento è scritto coi piedi. Infatti, nessuno sa esattamente che norma del regolamento applicare allo scontro Neuer-Higuain di Germania-Argentina. 



Uno dice: il portiere va sulla palla. L’altro dice: però ha il ginocchio alto. Un terzo risponde: ma mica lo ha ferito. E un quarto: già, ma se lo beccava sullo zigomo, magari gli faceva fare una brutta fine. Un quinto: eh sì, ma il calcio non è uno sport per signorine. Il sesto: alzare il ginocchio è un movimento naturale quando si salta. Un settimo: quindi a basket, dopo cinque minuti, sono tutti morti per le ginocchiate date sulle gengive degli avversari?

Nessuno può dire se l’intervento di Neuer fosse un fallo. Nessuno può dire se fosse da giallo, da arancione, da espulsione, da squalifica a vita perché poteva ammazzarlo a quell’altro. Non si può dire.

Invece, ho solo due certezze.

Primo. Dare il fallo contro Higuain è ridicolo. Segno che non hai mai giocato a calcio. Segno che non hai la più pallida idea di chi sia in vantaggio, fisicamente e psicologicamente, nello scontro fra un portiere di due metri col ginocchio ad altezza tempia e che sa perfettamente dov’è l’attaccante (li ha di fronte entrambi), e lo stesso attaccante che guarda solo la palla. 

Secondo. Quando lo stesso identico arbitro della finale del Mondiale faceva l’arbitro di porta, durante Udinese-Juventus del settembre 2012, a mio giudizio si è inventato l’impossibile in una scena analoga. No: non identica. Perché nel calcio non esistono due scene identiche. Al minuto 14 del primo tempo (secondo numero 20 del video), lancio di Pirlo per Giovinco, che scatta con Benatia e Domizzi a inseguirlo. Giovinco, di testa, anticipa il portiere Brkic in uscita. Brkic non ha il ginocchio alto, non può uccidere nessuno. Giovinco viene spinto da Domizzi fuori area. Brkic travolge Giovinco. Non è chiara occasione da gol. Rizzoli segnala all’arbitro Valeri quello che non c’è, non è mai esistito, e ha visto solo lui (questa è la mia opinione): il fallaccio da espulsione di Brkic. Valeri assegna la massima punizione ma espelle il portiere, invece di sanzionare il difensore.




Morale. Non c’è malafede. Ha ragione Rizzoli: in Italia c’è troppo dietrologia. La mafia non esiste. Il Dc9 è stato abbattuto da un aquilone. No dai, questo non l'ha detto: ha detto che c'è troppa dietrologia. Solo che, in un caso, Brkic, senza alzare il ginocchio, è stato espulso per un fallo che non ha fatto e per un’occasione da gol che non c’è. Invece, Neuer col ginocchio sui denti di Higuain ha avuto un fallo a favore. Perché? La risposta la trovate nelle righe iniziali: perché il regolamento del calcio è un elastico, allungabile a proprio piacere fin dove si vuole. Questione di punti di vista. Di umori momentanei. 

Alla base del problema, ci sono i signori che governano il calcio. Non hanno nessuna intenzione di modificare il regolamento, istituendo poche e chiare regole. Lasciano tante norme e incasinate. D’altronde, la faccia di Messi (che un pochino, suvvia, a calcio ha giocato e magari ne capisce qualcosa, ed era e resta uomo di sport) quando ha ricevuto il premio come miglior giocatore del Mondiale è la foto della situazione; diceva: “Ma che cazzo avete combinato con ’sto premio?”. Insomma, ci sarebbe qualche problemino da risolvere lì dove abita il potere. Rizzoli, per quanto mi riguarda, con le sue scelte cervellotiche, incomprensibili, contraddittorie, mi è indifferente. Anzi, è uno spettacolo nello spettacolo. Magari, se al posto di Higuain ci fosse stato Tevez,  avrebbe dato rigore ed espulsione. Ma no… E come siete permalosi, sto scherzando!