sabato 24 dicembre 2011

Niente Inter durante le feste: chi l'ha detto? Ecco i tornei natalizi, dai Pulcini C ai Giovanissimi regionali


Dal 26 al 30 dicembre 2011
GIOVANISSIMI REGIONALI B
XVI Torneo International Futbol 7
INTER-BARCELLONA-VALENCIA-VILLAREAL-REAL MADRID-ATLETICO BILBAO-PSG-BORUSSIA D
Arona, TENERIFE.

Dal 2 al 6 gennaio 2012
GIOVANISSIMI REGIONALI B
XXV Trofeo 'Costa Gaia'
FIORENTINA-JUVENTUS-INTER-NEW YORK-ASCOLI-PALERMO-LAZIO
Alcamo.

Dal 2 al 7 gennaio
GIOVANISSIMI REGIONALI
II Memorial 'R.Ielasi'
JUVENTUS-BARCELLONA-OLYMPIAKOS-INTER-ROMA-SIENA-LAZIO
Campo 'R.Ielasi' Via Giuseppe Candiani. Roma.

Dal 4 al 7 gennaio
PULCINI C
Torneo 'Winter Cup'
INTER-MONZA-ENOTRIA-SARNICO
Palazzetto dello Sport. Villasanta Monza.

Il 6 e il 7 gennaio
PULCINI B
Torneo "Concorezzese'
INTER-CONCOREZZESE-CINISELLESE-JUVENILIA-MEDA
Palazzetto dello Sport, Via La Pira, Concorezzo. Monza

mercoledì 21 dicembre 2011

Inter-Lecce 4-1. Pagelle nerazzurri. Nagatomo 8; Alvarez 7,5; Julio Cesar 7

INTER-LECCE 4-1
Marcatori: 20' Muriel, 34' Pazzini, 4' st Milito, 28' st Cambiasso, 36' st Alvarez.

Col 4-4-2

1 Julio Cesar;
13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo;
37 Faraoni (1' st Cambiasso), 4 Zanetti, 8 Thiago Motta, 11 Alvarez;
9 Forlan (1' st Milito), 7 Pazzini (26' st Obi).
A disposizione: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 29 Coutinho, 30 Castaignos.
Allenatore: Claudio Ranieri.

Julio Cesar 7. Se il Lecce fa solo un gol, il merito è suo. Questa partita doveva terminare 10 a 5 per l’Inter.

Maicon 6,5. Feroce nelle scorribande offensive. Mezzo punto in meno per l’ammonizione: poteva risparmiarsi la reazione verbale alla gomitata di un leccese.

Lucio 6. Non implacabile come altre volte.

Samuel 6. Vedi Lucio.

Nagatomo 8. La furia del Sol Levante spacca in mille pezzi la partita con percussioni devastanti sulla sinistra. 

Faraoni 6. Così così nei primi 20 minuti, poi comincia a dialogare un po' con Maicon sulla destra [Cambiasso 6,5. Gol e sostanza al centrocampo. Col quinto palo che colpisce, consente all’Inter di ottenere l’ennesimo record: va sempre ricordato che siamo anche gli unici in Italia ad aver fatto la tripletta, e a non essere mai andati in B].

Zanetti 6,5. Fa avanti e indietro in continuazione come un 18enne.

Thiago Motta 5,5. Due scivoloni, passaggi sbagliati. Serata non brillante. Fa regali agli avversari: sente il Natale.  

Alvarez 7,5. Spettacoloso assist a Milito. Gol al volo elegante. Dribbling. Cerca di andarsene faccia alla porta. È in crescita. Il ragazzo è al bivio. Se ci mette la furia agonistica, migliora col destro e acquisisce continuità, allora diventa un campione: servono sacrifici enormi in allenamento e fuori dal campo. Se invece si accontenta di essere già ricco, sarà un altro Recoba: una mezza cosa inutile.
   
Forlan 6,5. Cannonata di sinistro dai 20 metri e palo. Testa, deviazione e palo. Arriverà il suo momento. [Milito 6,5. Torna cattivo e morde in velocità su assist di Alvarez].

Pazzini 6,5. Spacca la traversa di testa, poi s’infila nel pertugio e acchiappa l’1-1 dopo i quattro pali dell’Inter. 


Ranieri 8. Compie il miracolo. Senza Eto’o e Sneijder, evita che l’Inter s’infili in zone brutte della classifica. La sua squadra non vincerà nulla, perché altre ci sono superiori (a ora). Ma lui ha già vinto.

domenica 18 dicembre 2011

Cesena-Inter 0-1. Pagelle nerazzurri. Ranieri 8: il momento migliore della sua carriera


Julio Cesar 7,5. Più difficile di quanto appaia la parata su Parolo: botta da fuori che rimbalza ed era diretta nell’angolino a sinistra. Formidabile nel salvataggio su Ghezzal dai 10 metri: Julione cambia d’improvviso direzione e respinge quasi sulla linea.

Maicon 7. Mette cross con una certa continuità ed è la fonte d’attacco principale. Perfetto il traversone per il gol di testa di Ranocchia. Sta anche aggiustando la mira per i tiri da fuori.

Lucio 7. Invalicabile frangiflutti, contro quegli assatanati del Cesena, soprattutto Mutu. S'immola un paio di volte in area.

Ranocchia 6,5. Incorna alla grande dopo aver trovato con intelligenza la posizione in area. Però nel primo tempo fatica, specie nella fase d’impostazione.

Nagatomo 6,5. Si prende il calcio di punizione da cui origina il gol. Corre a perdifiato sulla fascia sinistra. 

Zanetti 6,5. Lo trovi dappertutto, perfino al minuto 94 ad avanzare solitario in attacco.

Cambiasso 6. L’eterno titolare è sempre lucido nelle scelte, tuttavia le tossine muscolari gl’impongono di non effettuare scatti rapidissimi.

Thiago Motta 6. Statico attorno al cerchio di centrocampo, mostra qualche apertura deliziosa.

Coutinho 5. Negativo. Incluso un calcio di punizione dal limite tirato male. [Obi dal 46’ 6. Dà il suo contributo a sinistra, con percussioni ripetute].

Pazzini 5. Tornerà più forte di prima. Nel frattempo, si limita a fare a sportellate con gli avversari.

Milito 6,5. Primo tempo esplosivo, con scatti, sterzate, tiri. Alla lunga si spegne.

All. Ranieri 8. Prende una squadra derelitta e la rinvigorisce. Una sana copertura in difesa. Per giunta, l'attacco sterile non lo aiuta. Sta gestendo con sapienza milionari che hanno vinto tutto. Bravissimo anche a Cesena a dare equilibrio tattico. Se la sua conferma per il prossimo anno passa attraverso i risultati, va tenuto. Se invece si pretende che Ranieri vinca qualcosa, abbiamo aspettative sbagliate: in Italia, e più ancora in Europa, ci sono squadre nettamente superiori all'Inter. Il suo miracolo è stato evitare di essere risucchiati nella zona B, con polemiche dilanianti. Ranieri ha già stravinto, come mai gli era successo in carriera. Sfido qualsiasi altro mister a partire da una situazione così delicata come quella dell'Inter a inizio stagione.


martedì 13 dicembre 2011

Genoa-Inter 0-1. Pagelle Inter. Alvarez 8 accende la luce. Nagatomo 7,5 gol banzai. Poli 7 uomo chiave: corre per tre. Arbitro Banti 4


Assetto 4-4-2 con Faraoni a destra.
Julio Cesar; Zanetti, Lucio, Samuel, Nagatomo; Faraoni (1' st Alvarez), Thiago Motta, Cambiasso, Poli (24' st Obi); Milito (36' st Forlan), Pazzini.
A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Zarate, Muntari.
Allenatore: Ranieri.

Julio Cesar 7. Splendido nel recupero: colpo di reni a evitare la beffa. Sicurissimo nelle uscite.

Zanetti 6. Fino alla propria trequarti è prezioso, negli ultimi metri si perde tendendo ad abbassare la testa in percussione.

Lucio 6,5. Laddietro è imperforabile. In un’occasione, si avventura in avanti nonostante il vantaggio acquisito, lasciandoci scoperti. Per questo non prende 7.

Samuel 6,5. Non si fa mai saltare. Gioca di spalla con sapienza sui centravanti avversari.

Nagatomo 7,5. Incursione stile banzai sul cross di Alvarez e colpo di testa vincente. Il più piccolo che si mangia i giganti. Il mini nipponico che fa marameo all’energumeno Kaladze. Poi un salvataggio di testa nel recupero. La miglior prestazione da quando è all’Inter.

Faraoni 6. Meno lucido rispetto alle precedenti uscite. Ogni tanto, in futuro, dovrà andarsene anche a sinistra in dribbling, usando il mancino per non divenire prevedibile.

Thiago Motta 6. Fa il suo, senza giocate eclatanti. Peccato usi così poco il tiro da fuori, eppure la legnata ce l’ha.

Cambiasso 6. Smista il gioco, è molto posizionale. Crescerà nei prossimi mesi, come ha sempre fatto: nella seconda parte della stagione, brilla di più. 

Poli 7. Corre anche per Cambiasso e Thiago Motta. Pressa qualsiasi essere umano gli capiti sotto il naso. Poi si spompa al 65'. È stata la sorpresa piacevole della serata: ha dato equilibrio, energia, vitalità. Seppure alto a sinistra, non nel suo ruolo.

Milito 6. Sì: tira in bocca a Frey da due passi. Ma non era una giocata così semplice come poteva apparire: fuori equilibrio, a palla abbastanza lontana. Se ne va via in velocità causando un’espulsione per fallo da ultimo uomo: l’arbitro non vede. Fisicamente è vivo. Se il Principe si sblocca psicologicamente, la stagione prende una piega diversa. Altrimenti, sarà un’annata anonima.

Pazzini 6. Fa a botte con Kaladze per 96 minuti. A dire il vero gli danno solo un paio di palloni decenti da mettere dentro, di piede. Non è il tipo di gioco che predilige. Servono cross per il Pazzo.

Alvarez 8. Prende il posto di Faraoni e accende la luce. Assist spettacoloso a Nagatomo: un cross teso e tagliato di sinistro. Strepitoso il palo su bordata dai 20 metri. È una delizia. Ora deve trovare continuità.

All. Ranieri 7. Azzecca tutte le mosse, senza avere più a disposizione i tre fuoriclasse dell’era Mourinho: Eto’o, Sneijder, Maicon. Situazione difficilissima da gestire. Lancia i giovani con intelligenza.

Arbitro Banti 4. Non vede il fallo da espulsione su Milito. Sorvola su un nettissimo mani al limite, al minuto 45, a favore dell'Inter. D'altronde, dall'arbitro del famoso Chievo-Milan (mani di Robinho) non ci si deve attendere di più. Non è neppure colpa sua se lo mandano a dirigere match delicati. Difficile vincere così fuori casa: serviva la migliore Inter della stagione.

sabato 10 dicembre 2011

The Other Foot. Scoperta sensazionale del Corriere.it: allenare il piede debole

Video del Corriere.it: qui. Si dice che in Scozia hanno avuto un’idea: fare allenare - con il piede debole - i ragazzini che giocano a calcio. Chi è abituato a tirare di destro, deve allenarsi a usare il sinistro. Per i mancini, destro vietato. Il Corriere.it continua: questo metodo viene ora usato anche da una squadra brianzola.

Trovo che il video mostri una scoperta sensazionale.

Ci sarebbe da dire che, due minuti dopo l’invenzione del calcio, gli allenatori hanno iniziato a fare esercitare i calciatori col piede debole.

Ci sarebbe da aggiungere che l’allenamento del piede debole è alla base di qualsiasi programma annuale di tutte le squadre, dalle categorie più basse alle serie maggiori, fino ai professionisti. Dai pulcini ai milionari in mutandoni.

Ma tant’è. Il Corriere.it ci propina questo video come fosse una novità assoluta. Vedi titolo: "La patria del calcio scopre 'l'altro piede'". Scopre, capito? Siamo calcisticamente ignoranti da decenni.

Personalmente, non vedo l’ora che mettano tutti questi contenuti a pagamento, per regalarli ai miei amici migliori.


sabato 3 dicembre 2011

Inter-Udinese 0-1: dieci considerazioni mentre Forlan si dà al tennis

1) L’Udinese vince con merito. Punteggio bugiardo: più giusto un 3-1 per i friulani.

2) Non abbiamo fatto un tiro in porta. Per paradosso, neppure su rigore.

3) L’attuale posizione di classifica dell’Inter è veritiera.

4) A centrocampo camminiamo. Non c’entra nulla la professionalità dei giocatori. È che non ne hanno più, un po’ mentalmente e un po’ fisicamente.

5) La difesa fa davvero paura: siamo un gruviera. È vero: non c’è filtro in mediana, ma Ranocchia a mio avviso non ci capisce granché. Senza Lucio, è notte fonda.

6) Ritengo che, senza quattro acquisti di buon livello a gennaio, si rischi di andare ancora più giù.

7) È il caso di considerare preziosi i pareggi in casa, senza esporci ai contropiede.

8) Sarà dura superare gli ottavi di Champions. Pure contro la più scalcagnata della compagnia.

9) L’Inter aveva tre fuoriclasse. Nell’ordine, Eto’o, Sneijder, Maicon. Uno non c’è più. Gli altri due si rompono sempre.

10) Forlan gioca a tennis. Ha scambiato due tiretti con Pennetta e Schiavone. Era arrivato all'Inter per sfondare le reti: qualche partitella pietosa; tre tiri in porta mosci. L’infortunio. Ora il tennis "esibizione". Sì, lo so: gli sponsor, i soldi, i doveri contrattuali… Mah… Forlan è un oggetto fin troppo misterioso. Sarà che ho come modello di attaccante Boninsegna: uno feroce per determinazione, che nei momenti bui (ci sono per tutti) si leccava le ferite in silenzio, per poi tornare sotto i riflettori più forte di prima. Magari è lo show business di oggi. Forse sono questi atleti-multinazionali di se stessi... Tutto quello che volete. Però io la partitina scema di tennis l'avrei fatta a luglio 2012 dopo aver sputato l'anima per la società che ti paga.