mercoledì 29 ottobre 2008

Inter, sei inguardabile. E hai chiuso in ginocchio contro la Fiorentina


È sicuramente l'Inter più brutta degli ultimi quattro anni quella di Firenze. Una squadra che finisce sulle ginocchia, sovrastata fisicamente dalla Fiorentina: i viola, dal minuto 80 in poi, hanno avuto tre palle gol, una delle quali buttata alle ortiche da Pazzini. A questo punto, viene da pensare che Mourinho faccia bene a non mettere subito le due punte in campo, ma a limitarsi a Ibra: qui c'è bisogno di filtro a centrocampo. Il rischio, proprio com'è accaduto a Firenze quando è entrato Crespo, è di sbandare in difesa.

Non soltanto. Per gli interisti, è anche il momento più buio da tre anni in qua: c'è il Milan meritatamente sopra, e i nerazzurri sono scivoltati laggiù in basso, dove non erano più abituati a essere.

È possibile che - per espressa volontà di Mourinho - l'Inter voglia trotterellare fino a febbraio, per poi piazzare il rush finale di gran carriera, puntando alla Champions. Nelle stagioni passate, accadeva esattamente il contrario, con gli uomini di Moratti che crollavano all'inizio di marzo.

foto flickr.com/photos/dedio

domenica 26 ottobre 2008

Orrore Inter: rosa sopravvalutata e corner da piangere


Erano quattro anni che non vedevo giocare così male l'Inter a San Siro. Oggi, col Genoa, il pareggio le va di lusso: meritava di perdere. Mourinho non ha colpe; secondo me, la rosa dei nerazzurri è ampiamente sopravvalutata dai mass media. La squadra di Moratti era e resta la favorita per il tricolore, tuttavia gli uomini a disposizione del tecnico portoghese non sono così forti come certi quotidiani e tv fanno credere.

Tanto per cominciare, laddietro Burdisso si è ancora una volta dimostrato scarsino: Milito gli è andato via in continuazione. A centrocampo, se togli contemporaneamente Cambiasso e Vieira, sono dolori. E in generale, resta ancora la lacuna psicologica mai colmata da Roberto Mancini: nei momenti in cui l'Inter deve dare la mazzata decisiva, tende ad afflosciarsi.

In più, è comparso il mistero dei calci d'angolo: a partire dal derby col Milan, passando per Roma-Inter e per poi finire alla partita di oggi, i tifosi nerazzurri hanno assistito al festival dell'orrore. Il brasiliano Mancini che incespica sulla bandierina contro i rossoneri (video giù), altri corner buttati alle ortiche, fino ai due cross di Balotelli di qualche ora fa finiti direttamente sul fondo. Assurdo. Problemi da squadra dell'oratorio.

foto flickr, Album di poity_uk

sabato 25 ottobre 2008

L'arbitro Rocchi rovina Juve-Torino 1-0


Il regolamento del calcio viene modificato ogni quarto d'ora dai grandi capi del football internazionale, ed è allora inevitabile che gli arbitri non ci capiscano più niente. Oltretutto, le possibilità di interpretare una scorrettezza sono tante e tali che anche gli assistenti vanno in tilt. E così, succede che Juve-Torino 1-0 diventi un simpatico incontro di boxe thailandese. Andavano espulsi Diana e Barone (Toro) per entrate dure su Nedved e Del Piero; c'è anche chi ha visto volontarietà in un colpo del fuoriclasse bianconero a Diana stesso. Il direttore di gara, Rocchi, di nulla s'è accorto. Forse, era psicologicamente in difficoltà per via di un discusso derby della stagione scorsa che lui stesso aveva diretto. Magari Collina stavolta non ha azzeccato la designazione.

In generale, l'arbitro ha invertito falli a centrocampo, sbagliato cartellini, non visto diverse irregolarità. Non ha influito sul risultato: la vittoria della Juve è giusta. Ha semplicemente influenzato la qualità del gioco: quando un arbitro non è all'altezza, i calciatori annusano l'andazzo e si adeguano. Tutti, tranne un buon Amauri.

foto juve

Superenalotto? Non mi piace: passa troppo tempo fra la chiusura delle giocate e l'estrazione

Se vai al casinò e giochi alla ruolette, a un certo punto il croupier ti dice che non puoi più puntare: "Rien va plus, le jeux sont faits", che in francese significa "Nulla è più valido, i giochi sono fatti". Da quel momento, tu sai che passeranno pochi secondi prima che la sfera bianca termini il suo percorso su un numero. Lo trovo un meccanismo onesto. Ma adesso analizza con me il Superenalotto. Ipotizza di giocare un secondo prima della chiusura: metti, puntata alle 19.29.29", con chiusura alle 19.30. Quanto tempo passa prima che ci sia l'estrazione e che vengano comunicati i numeri vincenti? Troppo. Più di 5 minuti, più di 10. C'è chi dice: oltre 30 minuti (vedi qui il commento inviato il 22-10-2008 alle 07:55 da faraway). Ma se c'è un esperto che lo sa, mi scriva nei commenti.

Ecco, quell'intervallo fra il momento ultimo disponibile della giocata - ossia fra il "Rien va plus, le jeux sont faits" pronunciato dal Superenalotto - e il momento della comunicazione dei numeri vincenti è troppo lungo e non mi gusta. Preferirei un intervallo minimo: non oltre qualche minuto. Allora, magari, sarei più propenso a giocare. Ma così non mi alletta.

Come dite? Ci sono tempi tecnici che obbligano a quell'intervallo? Sarà. Ma allora che quel gioco se lo tengano.

Per carità, non oso nemmeno mettere in dubbio che ci sia qualcosa di sporco sotto. Tutto viene controllato da esperti, addetti, notai e pure Nostro Signore darà un'occhiata per verificare il corretto svolgimento dell'estrazione. Né mi va di ripensare a quella faccenda delle estrazioni truccate risalente al 1999, che nulla c'entrano adesso col Superenalotto. Sostengo semplicemente che trattasi di gioco poco affascinante. Attira per via della somma mostruosa messa sul tavolo, certo. È la prova che siamo tutti molto più poveri, quasi sul lastrico. Se no, un gioco con così poche possibilità matematiche di vincere non se lo filerebbe nessuno. Perché più hai i soldi, e più desideri condizioni di gioco che ti favoriscano; meno hai denaro, più sei propenso a gettarti sui tavoli dove vedi l'oro che luccica.

foto flickr.com/photos/pibe82

venerdì 24 ottobre 2008

Superenalotto: vedi il sorriso perché nessuno ti mostra l'orrore della sconfitta

Oh, finalmente ci siamo tolti dalle scatole 'sto benedetto 6 del Superenalotto da 100 milioni di euro. Perché è un gioco che rimbambisce una moltitudine di noi italiani. E soprattutto perché fa parte - pur senza colpe - di un meccanismo diabolico, che induce a desiderare il denaro senza pensare all'orrore della sconfitta.

Sì, tv e quotidiani ora ci mostrano la felicità di presunti amici e conoscenti dei vincitori del 6. Si festeggia, si balla, pensando a quanto starà esplodendo di gioia il neoricco. Ma, in tutto questo scampanare di allegria, ci si dimentica del dramma di numerosi sconfitti. Non parlo di chi giochicchia al Superenalotto spendendo piccole cifre (che comunque, sommate, formano un bel gruzzolo: ma vaglielo a ficcare in testa); mi riferisco a chi ci rimette somme altissime per piantarci dentro un sistemone costoso, di quelli "infallibili" perché basati sulla matematica, sui numeri in ritardo.

Ebbene, che fine fanno quei disperati che ci smenano denaro in quantità abnorme, e che magari fanno i debiti per tentare di recuperare con nuove scommesse quanto perso? Sono dimenticati dagli dei, ma - forse peggio ancora - anche da tv e quotidiani. Che si guardano bene dal fare un'inchiesta mirata sul problema: tu, italiano disperato che hai perso un pacco di quattrini al Superenalotto, vieni a parlarci in tv o in redazione della tua esperienza. Fa' tremare chi pensa di arricchirsi con quel giochino. Spaventa i futuri indebitati indemoniati del Superenalotto. Mostra le carte revolving che hai collezionato pur di versare l'obolo settimanale.

No: in tv e sui quotidiani si vedono esclusivamente i "vincitori". Trattasi di realtà distorta dai mass media. L'orrore viene nascosto sotto il tappeto. E adesso si sta per ricominciare: a caccia del nuovo 6. Non disturbate lo Stato "biscazziere".

[l'immagine, via flickr.com/photos/foodwoolf, non c'entra col Superenalotto e ha puro valore simbolico del gioco d'azzardo]

martedì 21 ottobre 2008

Se la Juve adotta la tattica Milan, vince la Champions


Imperativo categorico: dimenticare lo scudetto e non competere con l'Inter in Italia. Se la Juve scorda il tricolore, vince la Champions. Il motivo? Si dedica esclusivamente ai martedì e mercoledì di coppa in Europa, e in Italia si allena. Facendo stancare tutte le grandi che lottano su due fronti (la stessa Inter, Real Madrid, Chelsea, Liverpool anzitutto), impegnate nel loro campionato e in Champions; e arrivando fresca come una rosa bianconera all'appuntamento notturno europeo.

Sì, è la stessa tattica intelligente che ha usato il Milan per vincere le due più recenti Champions. Addirittura, il giorno della finale di Atene col Liverpool, era a una distanza siderale dall'Inter in campionato. Ed è anche un modo di entrare nella storia: vuoi mettere la soddisfazione di portarsi a casa la coppa con le orecchie due anni dopo l'umiliazione in serie B? Roba da sogno.

Insomma, sarà necessario concentrarsi su 7 partite: due agli ottavi, due ai quarti, due in semifinale e una finale. Molto meno dispendioso di giocare 80 partite fra campionato e coppe ai massimi livelli. Io, fossi in Ranieri, comincerei proprio dal prossimo turno di campionato: in panchina o tribuna chi ha corso di più in Juve-Real Madrid 2-1.

foto flickr.com/photos/fotodileo

domenica 19 ottobre 2008

Roma-Inter 0-4: questa vittoria è anzitutto di Mourinho. Lui è come Sacchi con il primo Milan


È stato lui a scegliere di giocare con due ali, cioè Obinna e Quaresma. È stato lui a insistere su Stankovic centrale. È stato lui a piazzare Zanetti a sinistra laddietro. Appartiene a lui l'esplosione definitiva di Ibra. È stato lui a dare un gioco prettamente offensivo all'Inter. Lui è Mourinho. La vittoria sulla Roma per 4-0 è sua anzitutto.

Non so se Mou riuscirà a vincere lo scudetto o la Champions: per raggiungere gli obiettivi ci vuole anche fortuna. Di sicuro, al mondo non c'è in questo momento una squadra così divertente. Mi ricorda il primo Milan di Sacchi, quello che vinse lo scudetto con Virdis e Gullit. Mi fa venire in mente il Milan di Capello del 1994, che centrò la leggendaria accoppiata. Per intensità agonistica, è paragonabile alla Juve del primo Lippi, con Vialli, Del Piero e Ravanelli. E per cattiveria sotto porta, è come l'Inter di Trapattoni del 1988.

foto flickr.com/photos/cam_team

Il Milan domina la Samp? Il Milan è stato bello? Cerco milanista sfegatato che m'illumini



Nono del secondo tempo di Milan-Samp: rigore per i rossoneri, blucerchiati in 10, gol dell'1-0 e partita finita (terminerà 3-0). Fino a quel momento, la squadra di Mazzarri tiene botta benissimo, creando anche occasioni da rete. Di quest'incontro a San Siro, tutto si può dire tranne che il Milan abbia dominato: affermarlo significa osservare soltanto il risultato finale. Sicché giudico un po' forzatino il titolo del sito dell'Unione Sarda, che vedete nella foto in alto: "Il Milan domina in casa e batte la Samp 3-0". Forse, io ho visto un'altra partita. Per favore, allora raccontatemi com'è andata davvero.



Anche Goal.com non scherza: "Milan-Sampdoria 3-0: A ritmo di samba, il Milan torna bello anche di giorno" (foto in alto). Affermare che i rossoneri siano stati belli mi pare quanto meno azzardato.

Cerco il più sfegatato dei milanisti che mi dica se ho preso un abbaglio.



Sono invece d'accordo con l'impostazione data da calcioblog.it: vedi su.

sabato 18 ottobre 2008

Napoli-Juve: suicidio Ranieri

Metà del secondo tempo di Napoli-Juve, punteggio di 1-1. La coppia Amauri-Del Piero ha dato, fino a quel momento, molto fastidio al centrocampo e alla difesa partenopea. Ma ecco che Ranieri rovina tutto: fuori Del Piero per un difensore (De Ceglie). Da lì in poi, il Napoli prende in mano la partita: 2-1 di Lavezzi e altre occasioni.

Non so se la crisi della Juve (che io ho annunciato quando vinceva di fortuna) sia colpa esclusivamente di Ranieri. Di certo, stasera è tutto suo il suicidio tattico oltreché psicologico: se togli un attaccante per un difensore, dici all'avversario "Io ho paura" e togli sicurezza alla tua squadra.

Attenzione. Potrebbe anche essere una serata epocale: la Juve che esce dal novero delle grandi squadre, per far posto al Napoli. Un passaggio di consegne storico. E la nostalgia di milioni di tifosi bianconeri verso Moggi aumenta: vedi qui.

foto flickr by megadeth87_rules

Poker Room del Gioco Digitale: giusto stroncare la Collusione. Ma l'esempio del rilancio mi lascia perplesso


Dicono le regole della Poker Room di Gioco Digitale, a proposito della Collusione (in corsivo): E' assolutamente vietato collaborare con alcuni giocatori a discapito di altri, ad esempio non puntando quando si ha il punto massimo e si è ultimi ad agire, oppure effettuando grossi rilanci e fare fold dopo un successivo piccolissimo rilancio quando si ha una buona mano. Tali comportamenti scorretti vengono monitorati dal server di gioco e possono anche essere segnalati dai giocatori stessi. Gioco Digitale si riserva il diritto di analizzare la condotta di gioco presente e passata dei giocatori segnalati e di prendere gli opportuni provvedimenti. Nei confronti dei trasgressori Gioco Digitale si riserva il diritto di sospendere temporaneamente o definitivamente l'accesso all'ambiente di gioco prima, durante e dopo un torneo; in caso di sospensione durante un torneo, il trasgressore verrà automaticamente escluso dal torneo. Gioco Digitale si riserva altresì il diritto di sospendere l'accesso al conto gioco dei trasgressori.

In linea generale, non si può non essere d'accordo con quella norma della Poker Room. Giusto stroncare sul nascere l'odiosa collaborazione fra due giocatori a uno stesso tavolo. Altrettanto legittimo che Gioco Digitale si riservi il diritto di analizzare la condotta di gioco dei giocatori segnalati e di prendere gli opportuni provvedimenti. Necessario anche che Gioco Digitale abbia il diritto di sospendere l'accesso al gioco e al conto. Intelligente il primo esempio: "non puntando quando si ha il punto massimo e si è ultimi ad agire".

Tuttavia, mi permetto di esprimere qualche dubbio sul secondo esempio: "effettuando grossi rilanci e fare fold dopo un successivo piccolissimo rilancio quando si ha una buona mano". Traduzione: il giocatore A punta 10 chips (gettoni); il giocatore B rilancia a 17 chips con una buona mano; il giocatore C rilancia a sua volta a 19 cips; il giocatore B lascia (fa fold). Io qui non ci vedo un evidente desiderio di avvantaggiare altri, cioè di collusione, imbroglio. In realtà, l'obiettivo numero uno del pokerista è proprio far rimbambire gli altri giocatori, disorientarli, farli impazzire, togliere ossigeno al loro cervello. Se fai un grosso rilancio e scappi dopo un piccolo rilancio successivo, può darsi che la prossima volta altri facciano piccoli rilanci sopra il tuo per indurti a lasciare, e tu ne approfitti per non andare via ma per stangarli definitivamente.

È soltanto un'opinione personale su quell'esempio di Gioco Digitale: non intendo dire che ci sia una regola non valida. D'altronde, è altresì vero che fare esempi concreti di collusione al poker sia un'impresa improba, giacché il tipo di gioco lascia aperte infinite variabili di comportamento lecito e illecito.

Gioco Digitale: sarebbe carino sapere anche quanti soldi sono stati persi


"Vinti su Gioco Digitale 6.474.984,00 €": così dice in home page (nella parte in alto a destra) il sito del "primo operatore italiano indipendente di gaming online, con un’offerta focalizzata su Poker, giochi di abilità, Bingo e lotterie. La società è attiva nello sviluppo del prodotto e della tecnologia ed è concessionaria dello Stato Italiano per il gioco a distanza".

Quella che vedete in foto (giù il particolare) è indubbiamente una frase che attira ed eccita. Tuttavia, credo sarebbe carino anche comunicarci quanti soldi sono stati persi su Gioco Digitale. Dopodiché, uno fa un confronto e stabilisce se piazzarci del denaro gli possa convenire.


Addirittura, si scende nel particolare: "Fabrizio dalla provincia di Bari ha vinto 2.105€ con le Scommesse". Interessante. Ma, a parte quel fortunello di Fabrizio, vorrei gentilmente sapere quanto hanno perso Matteo, Franco, Pasquale, Giorgio... Perché, che diamine, qualcuno dovrà pur perdere 'sti soldi?! Se no, Gioco Digitale che ci guadagna?

venerdì 17 ottobre 2008

Poker online di Stato: c'è una bizzarra spiegazione del bluff


Vado su giocodigitale.it e scopro che per vincere a poker online occorrono astuzia e abilità: osservate la foto in alto e cliccate per ingrandirla. È tutto scritto nella fascia arancione.



Allora clicco e finisco qui: poker.giocodigitale.it/poker. Affascinante la schermata in alto: guardate come risaltano le scritte "Vinci", "Euro", "Fai il pieno", "Gratis", "Free". Ti attirano.


Io ho un Mac: non gioco? Vedi qui, foto in alto. Pazienza...



Ma è la spiegazione del bluff che mi lascia atterrito. In corsivo: Se ritieni di non avere la mano migliore, ma punti o rilanci per indurre l'avversario a scartare la mano che avrebbe vinto il piatto, allora stai bluffando. Le domande però sorgono spontanee. Perché bluffare? Quando bluffare? Quanto spesso bluffare? La ragione più immediata per bluffare è, banalmente, aggiudicarsi un piatto avendo una mano più brutta degli avversari. Ma c'è un'altra e più sottile ragione per bluffare, una ragione di prospettiva e più a lungo termine: bluffi per lasciare gli avversari sempre incerti. In questo modo ti garantisci la possibilità di vincere grosse somme quando avrai davvero una combinazione molto alta; in sostanza anche i bluff non riusciti hanno la loro utilità, perché indurranno poi gli avversari a vedere proprio quando avrai una combinazione alta. Se non bluffi mai, automaticamente tutti passano ad ogni tua grossa puntata. Se bluffi sempre, c'è sempre qualcuno che ti viene a vedere. Quello che devi fare è bluffare in modo non prevedibile, per lasciare sempre incerti gli avversari: è la possibilità che tu possa bluffare che non permetterà loro di capire il vero punto che hai in mano.

Mi paiono teorie campate per aria, prive di presupposti psicologici o scientifici. Se davvero bastasse seguire quel tipo di bluff, tutti vincerebbero a poker. Le condizioni che determinano la vittoria della mano sono infinite: vanno dalla curiosità di chi si scontra con te, al coraggio dei pokeristi rimasti in gioco, fino al masochismo (voglia di perdere che mi spienge a vedere sempre le carte dell'avversario) e all'orgoglio (pensi che io non ti veda e invece lo faccio; oppure pensi che io ti veda ancora e invece non lo faccio più).

Se volete davvero perdere al poker online, allora seguite quei consigli che il sito (in buona fede) vi dà sul bluff.

domenica 12 ottobre 2008

Capello criticato? Inghilterra, meriteresti di restare frustrata per altri 100 anni

L'Inghilterra ha vinto soltanto un Mondiale, a casa propria nel 1966. Con un gol fantasma in finale che le ha dato enormi vantaggi. Per il resto, si nutre da decenni di rabbia. Perché, nel frattempo, l'Italia ha vinto quattro Mondiali e il Brasile cinque. Senza contare i successi di Uruguay, Germania, Argentina. Calcisticamente, grazie ai club, l'Inghilterra va fortissima. Ma, osservando le continue sconfitte della Nazionale, è una nazione frustrata. Una condizione cui si è condannata da sé, non avendo mai messo in panchina un allenatore davvero capace.

Adesso, è arrivato Capello. Che ha trasformato una banda di calciatori mollicci in una squadra vera. Una vittoria dietro l'altra. Ma alla stampa inglese non basta. Sono arrivate critiche e polemiche anche dopo il 5-1 al Kazakhstan.

The Times parla di Nazionale traballante (vedi giù).


The Independent ci va giù duro, evidenziando che l'Inghilterra ha faticato a battere una squadra (il Kazakhstan) che, nella classifica Fifa, viene dopo Nuova Caledonia e Ciad (vedi in basso).


Credo che l'Inghilterra non meriti un commissario tecnico così preparato. È un peccato che Capello dia la possibilità agli inglesi di vincere un Mondiale. Forse, non digeriscono il fatto che un italiano li abbia resi presentabili agli occhi del mondo. Meriterebbero di collezionare sconfitte per altri 100 anni.

[foto Capello in apertura via calciopro]

sabato 11 ottobre 2008

Scommetti al Superenalotto con un sistema? Non sei molto intelligente. Meglio il calcio

Inserisci in Google le parole sistemi Superenalotto e ti viene fuori l’iradiddio. Hai software per l'elaborazione di schemi vincenti in quantità industriale. Il bello è che, spesso, sono pure a pagamento. Prima tiri fuori i soldi e li dai al sito perché ti fornisca il sistema; poi ti squattrini anche per fare la puntata in ricevitoria. Mi spiace, ma qualunque giocata al Superenalotto eseguita con un sistema evidenzia un certo livello di stupidità. Più alta la quota che sborsi, più sei ottuso. Il Superenalotto è una tassa sui poveri cristi, che non arrivano al 20 del mese, pregano i santi affinché escano i propri numeri sulle ruote stabilite e si affidano allo Stato "biscazziere" per sopravvivere. Cadendo invece nella rete mortale del denaro versato nelle casse statali. Che a volte porta anche a fare debiti, nell’illusione di recuperare quanto si sta perdendo.

Infatti, dal punto di vista matematico, cioè in base a quanto dice la scienza, i sistemi (parziali o integrali) per vincere al Superenalotto sono inutili. Tu magari pensi che quegli schemi soddisfino determinate condizioni e abbiano come presupposto calcoli di probabilità basati sul ritardo dei numeri, sulla loro frequenza e interconnesione. Cazzate. Quei ragionamenti pseudo-scientifici hanno una validità statistica e matematica pari allo zero. I sistemi, di qualsiasi tipo, non generano previsioni valide: le estrazioni non “ricordano”. Dal punto di vista statistico-matematico, un numero può uscire anche 10 volte di seguito, facendo le pernacchie ai sistemi. Si tratta di eventi a sé stanti, che se ne infischiano dei precedenti.

Ma come fai a non capirlo? Ragiona. Se io ho un software che mi spara sistemi vincenti per il Superenalotto, lo vado a vendere a te? Spartisco con te il montepremi? E se davvero quei sistemi fossero vincenti, lo Stato continuerebbe a far giocare il Supernalotto?

È un discorso simile a quello del poker online, su cui lo Stato stesso si è gettato a pesce: un argomento caldo sul quale tornerò.

Le cose cambiano per le scommesse sul calcio, per esempio. Se proprio ti va di azzardare, puoi valutare le quote più convenienti, e lì dove c’è un possibile affare (come una vittoria pagata bene), scommettere. In questo caso, devi metterci un po’ di competenza calcistica.

Sia chiaro: io non voglio indurti a rischiare neanche per il calcio e non ho alcun interesse a farti perdere denaro. Inoltre, le somme vinte uno o due volte non ti cambiano la vita. Ma stai pur certo che le somme perse per giocare inutilmente al Superenalotto te la cambiano in peggio. Vince soltanto lo Stato "biscazziere".

[foto via recoverytimes.com]

ps Queste informazioni non danno alcuna certezza di vincere. Non intendo causare un rischio per chi scegliesse di utilizzarle in una qualsiasi attività.

venerdì 10 ottobre 2008

Moggi, ci manchi. Firmato: qualche milione di juventini

Spogliatoio spaccato fra nuovi e vecchi. Ranieri poco ascoltato dai giocatori. Qualche leader che rema contro. Calciomercato che lascia allibiti. Doppioni a centrocampo. Difesa che fa ridere. Gioco che langue. Sono gli elementi che, secondo i mass media, caratterizzano la Juve di oggi. Le cose stanno davvero così? Di sicuro, i tifosi bianconeri rimpiangono, ogni giorno di più, Moggi.

Con lui, gli acquisti erano azzeccati. I giocatori che si lagnavano venivano subito messi in riga. Si aveva tutti un unico obiettivo: vincere.

Con lui, non si assisteva a uscite strane come quella (di qualche ora fa) di Cobolli Gigli, che ha fatto uno anomalo paragone fra Inter e Juve, dal quale la società di Torino uscirebbe vincente. I tifosi juventini sono perplessi assai.

E così, la nostalgia di milioni fan della Zebra verso Moggi sale a dismisura. Sanno che non è una questione di denaro: qui serve un dirigente che sappia fare il proprio mestiere.

Cercasi disperatamente direttore sportivo all'altezza della Juve. Ecco l'urlo di dolore del popolo bianconero: c'è un Moggi da qualche parte?

[foto muccavolante]

Italia Under 21: la quote migliori per vincere le scommesse




Perché buttar via i tuoi soldi? Ragiona prima di scommettere. L'11 ottobre si gioca Italia-Israele Under 21, valida per le qualificazioni agli Europei. Allora, se vuoi piazzarci dei quattrini, ragiona con me.

In questo momento, Sisal ti dà le seguenti quote: 1 a 1,4; x a 3,9; 2 a 8. Invece, Snai offre l'1 a 1,35, l'x a 4 e il 2 a 8,5. Infine, su bwin abbiamo l'1 a 1,38, l'x a 4 e il 2 a 7,3.

Ricapitolando, vai su Sisal se vuoi puntare l'1 (1,4); su Snai o bwin per l'x (a 4); su Snai per il 2 (a 8,5).

Francamente, mi alletta di più l'1. E 1,4 mi pare addirittura altina come quota.

ps Queste informazioni non danno alcuna certezza di vincere. Non intendo causare un rischio per chi scegliesse di utilizzarle in una qualsiasi attività.

giovedì 9 ottobre 2008

Bulgaria-Italia: ora su Snai il 2 pagato meglio (1,9)




Bulgaria-Italia: siti di scommesse a confronto.

bwin offre la vittoria dell'Italia a 1,75;

Sisal a 1,85;

Snai a 1,9.

Io, se proprio voglio scommettere sulla vittoria dell'Italia, in questo momento gioco su Snai. Da non sottovalutare neanche il pareggio, pagato meglio da bwin a 3,35. Clicca sulle foto per vederle meglio, oppure vai ai link che ti ho evidenziato.

Se trovate quote più allettanti, segnalatemele. Comunque, suggerisco il 2.

ps Queste informazioni non danno alcuna certezza di vincere. Non intendo causare un rischio per chi scegliesse di utilizzarle in una qualsiasi attività.

La Juve e il ritardo dei mass media messo in evidenza dai blog

Scrivevo il 18 settembre, nel post "La Juve più noiosa degli ultimi 30 anni": la squadra bianconera "è un concentrato di agonismo. Reggerà finché le gambe andranno a mille; poi, arriverà il crollo". Negli stessi giorni, i mass media parlavano di grande Juve. Il motivo? Aveva appena vinto una o due partite.

Arriviamo a oggi. I mass media parlano di Juve in crisi, Ranieri traballante, vecchia guardia che fa le scarpe ai giovani, spogliatoio spaccato. Cos'è cambiato rispetto al 18 settembre? Sono mancate le vittorie: al loro posto, pareggi e sconfitte. Però era tutto prevedibile.

I mass media tradizionali non perderanno mai il vizio di parlare esclusivamente dopo i risultati; sono sempre più rari i pronostici. Quasi mai, c'è un'analisi del gioco per capire dove può portare. È un cronico ritardo mediatico, messo in evidenza dai blog.

[foto qui]

domenica 5 ottobre 2008

Inter, vuoi la Champions? Ibra non ti basta: compra due difensori per il campionato

S'è fatto male anche Rivas. Così l'Inter contro il Bologna ha giocato con Cambiasso difensore centrale e Stankovic davanti alla difesa. Mourinho sta diventando matto per far quadrare il reparto arretrato, con un Materazzi non più brillante, Samuel tutto da verificare, Cordoba un po' troppo fallosetto, un Burdisso senza freni nelle entrate. Sì, a San Siro e per i felsinei (con tutto rispetto) una difesa messa su alla bell'e meglio basta. Ma quando arrivi agli ottavi di Champions, vai in un mezzo inferno fuori casa, e c'è un arbitro che ti ammonisce appena soffi sull'avversario, allora hai bisogno di difensori freschi e reattivi, se no torni con diverse pappine sul collo. Proprio come la stagione scorsa contro il Liverpool.

Allora, la soluzione si chiama mercato di riparazione. Nel quale l'Inter farebbe bene a comprare uno se non due centrali difensivi da far giocare in campionato soltanto. È un modo per schierare i due difensori centrali titolari, ossia Cordoba e Samuel, in Champions al massimo della condizione. Non credo possano reggere il ritmo delle tre partite a settimana.