martedì 2 aprile 2013

Bayern-Juve 2-0. Eh, se solo la Juve avesse avuto un arbitro italiano...

Ci sono due modi di arbitrare da schifo. Il primo: dai un calcio di rigore a favore della Juve che non c’è; e neghi un rigore all’avversario. Il secondo: dai sempre tutto a favore della Juve. Contrasti a centrocampo? Fallo per la Juve. Falli laterali dubbi? A favore della Juve. Cartellini gialli? A favore della Juve. Non lo fai perché sei un arbitro in cattiva fede, ma solo perché non sei all’altezza, e quando vedi bianconero non capisci più nulla: sudditanza psicologica. Proprio quello che succede ai nostri arbitri. Infatti, la Juve ha tanti infiniti piccoli vantaggi durante una partita del campionato italiano. Gli arbitri e i guardalinee sono spaventati dalla panca della Juve che si agita per ogni fallo, ogni dubbio, ogni decisione.

Proprio come successo a Rizzoli in Inter-Juve. In caso di dubbio a centrocampo o su un fallo laterale, tutto pro Juve. Un arbitro in perfetta buona fede, ma inadeguato.

Poi succede che vai a Monaco di Baviera, trovi un signor arbitro cazzuto che fischia quando c’è da fischiare, e che quando la panca bianconera si agita la mette a calmare, e la storia cambia. Chi ha giocato a calcio lo sa: gli arbitri non decidono le partite con i rigorini, ma con i falli a centrocampo, le ammonizioni (guardate quelle a Vidal e Lich-eccetera), quelle piccole decisioni che sfuggono agli osservatori disattenti.

Eh sì, diventa problematico per la Juve giocare in Europa. Ora vi parleranno di gioco, di mentalità, di schemi, di tattica. Ma garantisco che con un arbitro italiano Bayern-Juve sarebbe finita diversamente. Idem per Barcellona-Milan...