giovedì 29 gennaio 2009

Beckham trattato come Maradona: una distrazione che il Milan rischia di pagare cara

Hai una difesa vecchiotta. Hai un centrocampo logoro. Hai Kaká e Ronaldinho che si pestano i piedi. Hai Sheva da rimettere in sesto, Borriello da analizzare (ma perché si fa sempre male?), Pato da responsabilizzare (perché si scioglie proprio nei momenti decisivi?). Eppure si fa un gran parlare di Beckham. Questo è il Milan, oggi.

Io non capisco. Una squadra che ha insegnato al mondo come si fa a vincere e gestire il gruppo mettendo nel mirino sempre le questioni calde da risolvere; una società che si è sempre concentrata sui problemi concreti per poi spaccarli in due fino alla via d'uscita intelligente; adesso si perde dietro Beckham.

È un corteggiamento continuo agli americani. È un costante aggiornamento della situazione: che fa l'inglese? Resta? Se ne va? Lui che dice? È un susseguirisi di ipotesi e smentite. Intanto l'Inter va a +8. Per la terza stagione di seguito, guarda tutti dall'alto.

È esistito soltanto un giocatore che poteva vincere le partite quasi da solo: Maradona. Esclusivamente per lui sarebbe legittimo tutto l'indaffaramento che il Milan dedica a Beckham.

Caro vecchio e leggendario Milan, io non ti riconosco più. Ho una convinzione: prima ti sbarazzi di Beckham, prima ricominci a dare finalmente fastidio ai cugini interisti. Perché qui i tifosi rossoneri non ce la fanno più ad annaspare dietro a Ibra e Moratti.

[foto via Milan]

1 commento:

  1. A me sinceramente non è dispiaciuto Beckham in queste due partite, anche se ero molto perplesso all'inizio. La cosa vere però è che il Milan non ha bisogno di un Beckham ma di qualcuno in difesa che gli permetta di non lasciare punti come quelli di domenica.

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