Spettacolo a San Siro: non è mica facile camminare a un millimetro dal burrone e difendere il 3-0 dell'andata perdendo 2-0.
È ufficiale: gli schemi di Stramaccioni sono adatti a giocare fuori casa.
Ecco perché Moratti vuole costruire un altro stadio: sa che a San Siro per l'Inter sono dolori.
Siamo invidiosi e copioni: dopo le 5 pere che il Milan ha preso dal Real, volevamo rubare la scena ai rossoneri.
Branca vola di nuovo in Brasile. Speriamo che stavolta torni almeno con qualche ballerina carioca coi glutei sodi.
A livello di rosa, siamo a posto così. Cambiasso e Zanetti garantiscono adeguato filtro a centrocampo.
Milan e Juve tremano all'idea di dover competere con quest'Inter in campionato.
Fate largo, arriva l'Inter europea!
Mi chiedo perché Mou nel maggio 2010 sia scappato a gambe levate dall'Inter: come si fa a preferire Cristiano Ronaldo a Forlan?
I cinesi sono avvisati: con noi, non ci si annoia mai, neppure dopo aver vinto 3-0 fuori casa contro una squadra di carpentieri che scalciano tutto quanto trovano sulla loro strada, come nei tornei estivi dei bar giocati di sera a 35 gradi.
Stramaccioni ama l'albero di Natale come modulo di gioco. Sì, peccato che senza centrocampo diventi uno sgorbio di Carnevale.
I tifosi dell'Inter hanno fischiato i propri beniamini. Che esosi, non si accontentano neppure della qualificazione, che fa seguito al trionfo nel triangolare estivo contro Juve e Milan.
Una volta a destra c'era Maicon, una forza della natura. Ora Jonathan, così piccolo e calvo, fa obiettivamente tenerezza, con tutto quel pancione.
Adesso che arriva Schelotto, non ce n'è più per nessuno.
Guarin ha corso per 4. A metà stagione, o si rivolge a qualche stregone facendosi dare il telefono da Schwarzer, oppure esplode.
Il catenaccio per difendere la sconfitta, sullo 0-2 in casa, diventerà leggenda: Strama è già nella storia dell'Inter.
Palacio fuori dalla lista, come Forlan preso senza che potesse giocare: questa sì che è tattica militare allo stato puro.
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