Classe 1969, dal 1987 sono giornalista dell'auto: settore legale (attualità e inchieste)
domenica 12 agosto 2012
Roberto Cammarelle: rapina a mano armata della giuria
Lo stupro sportivo si consuma nell'ultima giornata dei Giochi a Londra, con la finale dei supermassimi (+91 kg) di Roberto Cammarelle. L'azzurro, campione olimpico in carica per il successo a Pechino 2008, va a caccia del bis contro il pugile di casa, il britannico Anthony Joshua. Tifo assordante pro Joshua. Cammarelle è solo contro tutti.
Nel primo round, un tremendo sinistro di Cammarelle (in rosso nella foto), poi un jab di Joshua, quindi un destro e un sinistro dell’italiano. Il britannico è alle corde e viene sommerso di cazzotti: 6-5 per Roberto. Inconcepibile: c'è stato perfino un poker consecutivo di sassate in faccia all'inglese, col nostro pugile che avrebbe dovuto essere avanti di minimo di quattro punti. Addirittura, il giudice americano (uno dei tre) vede l'inglese in vantaggio: aveva assunto qualche sostanza stupefacente prima di assistere al match? Giuria disgustosa. È solo il furto numero uno.
Nel secondo round, jab di Cammarelle, gancio destro larghissimo dell’italiano, colpo di Joshua e reazione di Cammarelle. Secondo round, 7-5 per l’Italia, ancora giudici striminziti con Roberto. Totale, 13-10 per noi.
Nel terzo round, la rapina a mano armata. Due destri di Cammarelle per partire. Joshua infila un sinistro. Arriva un destro violentissimo dell'italiano. Alla fine è bagarre. I due sono stravolti dalla stanchezza, un po' groggy. Si scambiano bordate a tutt’andare abbassando le difese. La terza è un sostanziale pareggio. Ma i giudici, e solo loro, vedono l’inglese in vantaggio 8-5. Dal 13-10 della fine del secondo round al 18-18 nel terzo round: assolutamente impossibile. Inaudito. Parità di punti totale e la giuria dà l'oro a Joshua. Che quando ascolta il verdetto guarda stranito Cammarelle: il linguaggio degli occhi del britannico è chiaro, c’è stata una ladrata in mondovisione. L'allenatore Damiani urla allo scandalo.
Neppure nei match truccati che si disputano negli scantinati delle periferie degradate si vedono delle schifezze così vergognose. Il Comitato olimpico internazionale, se non è fatto di vecchi parrucconi che si limitano a passare le carte per campare negli hotel di lusso, prende questo verdetto, lo getta nell'immondizia, assegna l'oro a Cammarelle, e mette sotto indagine la giuria per la maialata.
Non resta che fare i complimenti a Cammarelle, che dopo lo scippo lascia il ring senza protestare: un gentiluomo. Classe italiana.
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