Per essere grande, una squadra deve giocare 90 minuti con la stessa intensità agonistica. Siccome l'Inter è discontinua, come oggi col Napoli, non può essere considerata grande. C'è un però. I Mourinho boys hanno mostrato, nelle due partite più recenti, un'ora di calcio planetario: mi riferisco a mezz'ora con la Juve e soprattutto ai primi 30 minuti contro il Napoli. Che non è riuscita a mettere il naso fuori dalla propria metà campo.
In quegli incredibili 30 minuti, l'Inter mi ha ricordato il primo Milan di Sacchi, quello che vinse il campionato 1987-88, rivoluzionando il calcio mondiale. Un pressing soffocante, scatti di 20-30 metri irresistibili. Soltanto che spremendo come limoni i calciatori, quel Milan non riuscì mai a fare l'accoppiata: scudetto il primo anno, coppa Campioni il secondo e il terzo. Entrambi, no. Forse è per questo che Mourinho tira un po' il freno a mano: vuole arrivare a febbraio sano e salvo e poi tentare l'accoppiata storica. Riuscita esclusivamente a due squadre straordinarie: l'Inter di Herrera 1964-64 e il Milan di Capello 1993-94.
Nota a margine. Come dicevo qui, Lavezzi è il migliore al mondo. Ora mi credete?
Nessun commento:
Posta un commento