giovedì 2 aprile 2009

Lo strano caso del divino Federer con la pancetta

Seguo tutti gl’incontri di Federer a Miami. In quello più recente, contro Roddick, ho notato che tre problemi affliggono lo svizzero.

1) Non scende quasi mai a rete per chiudere il punto. Gli basterebbe, al limite, qualche metro avanti per piazzare uno schiaffo al volo. Niente. Attende il rimbalzo e fa tornare in vita l’avversario.

2) Non è un fulmine negli spostamenti laterali. Troppo spesso, quando si tratta di colpire di rovescio, allunga l’ultima falcata e non arriva con la necessaria coordinazione all’impatto.

3) Ha una strana pancetta. Poca roba. Però pare quasi che sia tornato da poco ad allenarsi dopo 10 mesi di inattività. Che quel grasso serva per spingere i colpi è una fesseria. Tant'è vero che la prima di servizio gli entra di meno e la seconda non è diabolica come quella di un anno fa.

Sono tre problemi che non gli impediscono di essere il numero due al mondo, posizione contesa da Djokovic e Murray. Infatti, Federer ha una tale classe (è il migliore di ogni epoca) da riuscire a salvarsi da situazioni al limite dell'impossibile.

Per i primi due guai (gioco al volo, e spostamenti prima del rovescio), si tratta, secondo me, di un blocco psicologico: ci vorrebbe un coach per fargli la giusta pressione. Ma lui vuol fare tutto da sé. Cosa che gli permetteva di primeggiare quando Nadal non era ancora forte come oggi. Adesso, invece, Federer dovrebbe curare di più la parte tattica.

Per quanto riguarda la pancetta, non voglio credere che si sia lasciato andare a mangiate eccessive. Non è da lui. Che ci sia qualche ora di allenamento quotidiano in meno? Che voglia caricarsi di lavoro soltanto nella seconda parte della stagione?

In ogni caso, era e resta divino. Uno spettacolo di eleganza e talento. Vedremo se avrà la cattiveria indispensabile per tornare a essere il re.

[foto via Federer]

1 commento:

  1. Ciao, seguo da un po' il tuo blog e soprattutto anche i tuoi post su Federer.

    Sono anche io un tifoso di Federer, tuttavia mi rendo anche conto che non ha più l'agilità di pochi anni fa.

    Credo che i suoi nuovi "impegni familiari" gli abbiano fatto qualcosa :-)

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