
Comunque, i re della serata sono stati due. Anzitutto il pubblico del Genoa, che ha incitato la squadra in modo assordante per 95 minuti. Ma soprattutto Thiago Motta. Brasiliano, classe 1982, è il pilastro del centrocampo del Genoa. Stasera ha messo a segno una doppietta indimenticabile, prendendo per mano la squadra.
Motta ha dimostrato di avere tocco, intelligenza tattica, colpo di testa, tempismo. Formidabile. A mio modesto avviso, l’acquisto numero uno per l’Inter se vuole davvero puntare alla leggendaria cinquina in campionato e alla Champions.
La cronaca delle reti. Sul primo gol, Mesto converge da destra, subisce fallo, l'arbitro Rocchi fischia prima del tiro mancino di Motta: 1-0. Rocchi doveva non fischiare e concedere il vantaggio. Ma se ha fischiato, a quel punto non doveva dare il gol.
Pareggio su un rigore inesistente. Del Piero entra in area: Ferrari mette in corner, Rocchi dà il penalty. Tirato stupendemente da Del Piero.
Recupero. Colpo di testa di Motta che brucia Zebina: stacco da antologia e incornata da manuale.
Secondo tempo e Juve in 10 per l’espulsione di Camoranesi. Ma segna Iaquinta.
Poi, allo scadere, arriva la vendetta dell’ex: Palladino, il migliore dopo Motta.
Su Rocchi già mi sono espresso abbastanza in passato: vedi qui, qui e qui.
Incredibile: l’Inter vola a +10. La Juve non approfitta del pari nerazzurro col Palermo. E sabato, Juve-Inter.
[foto via Genoa]
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