La mia opinione è molto semplice: Nadal è stato eliminato al Roland Garros perché era inquieto. Ha perso contro lo svedese Söderling in quattro set, 6-2 6-7 (2) 6-4 7-6 (2). È la prima sconfitta per lo spagnolo dopo 31 gare vinte consecutivamente al torneo parigino. È stato battuto da un onesto pedalatore, numero 25 del ranking mondiale. Quindi, l'unica spiegazione del crollo è psicologica. Anche se, con largo anticipo, avevo segnalato qualche scricchiolio nel gioco del fenomeno della terra rossa: vedi qui e qui.
Ad agitare Rafa, a mio giudizio, la questione doping. Il maiorchino ha smarrito la perfetta e assoluta concentrazione (che lo contraddistingue da anni) per via della recente polemica contro la Wada, World Anti-Doping Agency, il cui compito è di promuovere e coordinare, a livello internazionale, la lotta alla diffusione delle sostanze dopanti in qualunque forma si presentino.
“Le regole della Wada tormentano i giocatori”, ha infatti polemizzato Nadal poche ore prima del match. Il motivo? Richiedono che ogni atleta si renda disponibile per un test un’ora al giorno e per ogni giorno della settimana. “Ero con i miei amici. Stavamo facendo un bagno, quando mia madre mi ha avvertito che nella mia casa di Madrid c’erano quelli dell’antidoping. Era la mia unica serata libera e l’ho passata così. E non è capitato solo a me”.
È chiaro che Rafa sia infastidito terribilmente. Gli ho visto fare, contro lo svedese, errori che in passato non ha mai commesso, specie di rovescio. Può anche darsi che si senta nel mirino. Tant'è che, come ricorda la Wada, è possibile diventare un soggetto mirato per i test antidoping. Spesso gli atleti migliori nelle varie discipline, a livello nazionale e internazionale, possono essere inclusi nominativamente nei test anziché essere sorteggiati. In tal modo, si può dimostrare a chiunque che i propri successi sono ottenuti in modo leale e sportivo.
Si tratta di una polemica, quella di Nadal contro la Wada, che può aver lasciato il segno nell’animo del fuoriclasse iberico. Che peraltro, come ho già ricordato qui, reputo pulitissimo. Il guaio è che il doping lo si dovrà pur combattere in qualche modo.
[foto via rolandgarros]
Ciao Alessandro,
RispondiEliminavolevo proporti uno scambio link. Ho da poco aperto un blog sulla prossima confederations cup e mi piacerebbe scambiare con te i nostri indirizzi. Che ne pensi?
Il mio link è: http://videoconfederationscup2009.blogspot.com/
Fammi sapere!
Ciao
fatto
RispondiEliminaottimo! ti ho aggiunto anche io ;)
RispondiEliminaOra che Roger ha finalmente vinto il Roland Garros, aspetto con trepidazione un tuo post :-)
RispondiElimina(mi piace un sacco il tuo blog)