Non so come abbia fatto Milito a segnare alla Samp. Si è trattato di un gesto atletico e tecnico che mi ha ricordato i colpi di testa più difficili di sei specialisti: Bettega, Serena, Hatley, Pruzzo, Pelé, Boninsegna. C'è stato prima lo scatto verso il pallone, poi lo stacco altissimo, quindi la torsione verso sinistra ma anche spingendosi leggermente all'indietro, infine la zuccata, frutto di una frustata violentissima. Risultato, una fiondata all'incrocio dei pali. Da non crederci: un colpo di testa potente quanto una cannonata di piede.
Quel Milito è oggi fra i primi quattro giocatori più forti al mondo. A contendere la palma di migliore, sono - assieme a lui - Ibra, Gerrard, Lavezzi. Siamo di fronte davvero a un Principe.
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