Fra i giocatori più sfiziosi della stagione scorsa, c'è Emmanuel Sheyi Adebayor (classe 1984), attaccante togolese dell'Arsenal. Diverte vederlo muoversi in campo, un po' dinoccolato, specie quando si sposta il pallone da un piede all'altro. È forte, ma per segnare tanto ha bisogno di una squadra al suo completo servizio: quest'anno è andato in gol con frequenza (in Premier League 24 reti in 35 partite), perché perfino Henry correva e apriva spazi per lui. Invece, nelle stagioni precedenti ha segnato col contagocce.
Il Milan gli fa la corte da settimane. Lui ci sta, anche se resta da convincere l'Arsenal, che per ora non molla. D'altronde, tutto ha un prezzo e basta aspettare che domanda e offerta si incontrino. Il fatto è un altro: secondo me, al Milan Adebayor non serve. Per due ragioni.
1) Ci sono già due giocatori che richiedono l'attenzione (e la corsa) della squadra per loro: Kaká e Pato. Perché aggiungerne un terzo?
2) Ai rossoneri occorre un bestione di peso, ma Adebayor non lo è. Sì, è alto: 194 centimetri. Però leggerino: 74 chilogrammi. Per prendere gomitate e sputi in area di rigore, si deve puntare ad altri centravanti. Vero che Altobelli, attaccante del passato simile al Togolese, fece sfracelli; tuttavia Spillo amava invece anche combattere negli ultimi 16 metri.
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