Roberto Mancini - che pure è un allenatore con i fiocchi - aveva una passione per Burdisso: lo faceva giocare spesso e per giunta in partite decisive. Eppure il difensore argentino era falloso, scarso tecnicamente, bassino, non molto rapido né granché reattivo. Di lui, il pubblico dell'Inter ricorda soprattutto l'entrata sciocca a metà campo contro un giocatore del Liverpool, sullo 0-0, costata l'espulsione all'argentino nella partita di ritorno degli ottavi di Champions di qualche mese fa.
I tifosi nerazzurri erano così terrorizzati dal vederlo in campo che, quando toccava il pallone, c'era un brusio di sottofondo pronto a trasformarsi in urla d'orrore. Un po' quello che accadde - negli anni 80 - con un altro pessimo difensore interista, Bachlechner, che causò diversi infarti ai poveri fan della Beneamata.
Pare che adesso Mourinho voglia disfarsi del centrale difensivo tanto amato dal Mancio. Ecco, allora il portoghese è davvero il fuoriclasse degli allenatori, perché capisce al volo chi mandare via. Non soltanto, ha intenzione di portarsi a casa Carvalho (foto), che è un fenomeno della difesa. Obiettivo, avere una rosa di difensori formata da Samuel, Cordoba, Carvalho, Maxwell, Rivas (e forse - ma ho diversi dubbi - Materazzi): una linea arretrata da accoppiata scudetto-Champions. Dopodiché Mourinho penserà al centrocampo (Lampard), facendo partire un ormai spento Stankovic. E magari farà un ritocco anche all'attacco (Drogba o Eto'o), al posto di Suazo. Sì, c'è l'impronta dello Special One.
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