La stagione scorsa ho difeso Ancelotti, sostenendo che con quella rosa avesse già fatto i miracoli. Senza considerare le due Champions piovute dal cielo. È stato un errore mandare via Carletto. Adesso difendo Leonardo. Bisogna dargli tempo. Gli si chiedono gioco, velocità, verticalizzazioni. Sfido voi ad allenare la rosa che oggi ha il Milan. A parte un onesto Storari, vedo un Kaladze al tramonto, uno Jankulovski che passeggia, Flamini sempre fuori posizione, Pato molto giù di corda. Stendo un velo pietoso su Ronaldinho e Onyewu. No comment sugli altri: vecchie glorie.
Vorrei vedere un qualsiasi altro allenatore con quei giocatori. Non c’è Capello, Mourinho, Lippi, Ferguson che tengano. Leonardo è adesso come Ancelotti qualche mese fa.
A qualche schizzinoso che esige un gioco moderno e una mentalità offensiva, ricordo che già da tempo nel Milan non giocano più Tassotti, Maldini, Baresi, Gullit, Van Basten, Ancelotti, Rijkaard e compagnia cantante. Date quei giocatori a Leonardo, e il Milan sarà di nuovo fortissimo.
Per carità, adesso però non si tiri fuori la storia della sfortuna e del palo di Zambrotta al 96°. La partita con lo Zurigo, passato in vantaggio dopo 10 minuti, doveva terminare 6-4 per gli svizzeri. Una specie di set tennistico.
[foto via Milan]
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