
1) Le altre grandi d'Europa, dal Barcellona al Manchester, si spremono per 70 partite l'anno, spalmate fra campionato nazionale, Champions, coppe interne. Nelle ultime stagioni, hanno rappresentato brillanti eccezioni Liverpool e Milan, che a un bel punto mollano nel proprio Paese per puntare alla finale di Champions.
2) L'unico vero attaccante del Milan si chiama Inzaghi. Che però, per questioni anagrafiche, non può disputare tutti i match della stagione: esplode ogni notte magica di Champions.
3) La rosa del Milan non potrebbe competere neppure con quella di una squadra di metà classifica in Italia; ma attenzione: gli undici titolari, con Seedorf anziché Ronaldinho, sono fortissimi.
4) I rossoneri giocano le partite di Champions senz'ansia. Hanno i mass media dalla loro: vanno in Francia, disputano una partita discreta contro una squadra senz'anima, e i giornali esaltano il Milan. Della serie: il Diavolo ha la coppa nel Dna e altre fesserie del genere. In realtà, una vittoria stiracchiata passa come un trionfo, come per magia. E questo ti lascia lavorare in santa pace.
Si badi bene. Il mio è un elogio al Milan (e al Liverpool), che ha vinto le due ultime Champions andando la prima volta così così in campionato e la seconda malissimo. L'Inter, tanto per fare un esempio, dovrebbe imparare dalla società di Berlusconi. I nerazzurri, invece, si spompano ogni tre giorni, con risultati europei deludenti. Dovrebbero fare come il Milan. Oppure avere uno squadrone come l'Inter di Herrera (1964-65) o il Milan di Capello (1993-94), che hanno portato a casa scudetto e coppa; ma non mi pare ci siano i presupposti.
[foto via Milan]
Caro amico
RispondiEliminaUNA GRANDE SQUADRA (LEGGI BARCELLONA) PUÒ VINCERE TUTTO.
QUINDI, SECONDO ME, È GIUSTO NON MOLLARE IL CAMPIONATO. ALLORA LA MIA INTER CI DEVE NON SOLO PROVARE, MA ANCHE E SOPRATTUTTO CREDERCI.
COMPLIMENTI LO STESSO PER IL SUO BLOG.