domenica 5 aprile 2009

Juve-Chievo 3-3: arbitro Mazzoleni, sarà per un'altra volta

Ci ha provato in tutti i modi, l'arbitro Mazzoleni, a far vincere la Juve. Ma non c'è riuscito. Ovviamente, non l'ha mica fatto apposta a sbagliare. È perfettamente in buona fede. Semplicemente, non ha personalità. Sul 2-1 per il Chievo, Zebina ha potuto fare quello che ha voluto: gomitate, pestoni di tutti i tipi. Il difensore bianconero se l'è presa soprattutto con Pellissier; anzi col nasino dell'attaccante gialloblù. Niente da fare, perché il buon Pellissier ha piazzato dentro anche la mina del 3-3: un'incornata su assist d'oro di Langella. Tripletta che racconterà ai nipotini.

Simpatico, l'arbitro Mazzoleni. Chissà per quale articolo del regolamento del calcio, s'è messo in testa che una grande squadra - in svantaggio contro una piccola - debba avere più fischi a favore. Divertente anche il fatto che uno dei loro difensori - Zebina - abbia avuto una specie di licenza di 007: gomitate e calci in libertà. Ah, il francese non è stato neanche ammonito. Per carità: magari poi l'arbitro gli avrebbe condizionato il resto della gara... Il tutto, perfettamente in buona fede.

Se Mazzoleni avesse arbitrato la Juve di Moggi, si griderebbe allo scandalo. Ma Moggi non c'è più; e allora tutto pare normale. È un arbitro inadeguato. Non in malafede. Però, la prossima volta che la Juve si lamenterà degli arbitri, si ricordi di Mazzoleni in Juve-Chievo 3-3.

Perché sui rigori dubbi e sui fuorigioco millimetrici, ci può stare qualsiasi decisione; da prendere in una frazione di secondo. Ma se ti scappa sempre e costantemente il gioco duro d'un difensore, vuol dire che sei proprio un arbitro scarso. Perfettamente in buona fede.

Complimenti ai giocatori e all'allenatore del Chievo: li ho visti esasperati dall'arbitro. Proteste, urla, braccia al cielo. Ma si sono contenuti. Segno che hanno un sistema nervoso d'acciaio.

Chiudo su Ranieri. Fa specie che l'allenatore di una delle più gloriose società del pianeta dia alla propria squadra un gioco di qualità inferiore rispetto a quello espresso dal Chievo di Di Carlo. Penso non sia giusto verso il pubblico di Torino - che oggi all'Olimpico è stato meraviglioso - e, in generale, verso i milioni di tifosi bianconeri sparsi nel mondo. Comunque, contenta la dirigenza della Juve, contenti tutti (tranne i tifosi stessi, presumo).

[nella foto via Chievo, il mattatore: Pellissier]

5 commenti:

  1. A volte il Dio (o era la Dea...)Eupalla, come lo chiamerebbe il grande Gianni Brera, riesce a mettere tutto a posto.
    La Juventus obiettivamente oggi non meritava di vincere e alla fine non ha vinto.

    www.calciorum.blogspot.com

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  2. Probabilmente devi avere l'antenna del televisore che non funziona...il Chievo ha pareggiato perchè ha giocato bene e basta, se dici che l'arbitro ha favorito la Juve sei in malafede o forse interista...
    Saluti.

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  3. Gentile Graziano, il Chievo ha pareggiato anche perché l'arbitro non era all'altezza. Con un altro arbitro, il Chievo avrebbe avuto più possibilità di vincere. Sempre scherzando, proprio come hai fatto tu, forse sei in malafede o forse uno juventino accecato dal tifo...

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  4. A me è parso un arbitraggio normale, senza picchi particolari.
    Zebina poteva essere ammonito sul primo intervento perchè le braccia erano alte, ma nell'insieme della gara Mazzoleni ha ben diretto il macht, con errori "normali" di valutazione su qualche intervento. Ranieri è il tecnico giusto per questa dirigenza di "smileman". Se l'obbiettivo era costruire una juve simpatica ci stanno riuscendo a pieni voti. Ma i grossi club non possono essere mai simpatici, trattasi di fattore congenito. Questo Moggi lo sapeva.
    Un saluto

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