Classe 1969, dal 1987 sono giornalista dell'auto: settore legale (attualità e inchieste)
mercoledì 19 maggio 2010
Inter-Bayern. L’unico punto debole dei bavaresi? I due centrali difensivi se infilati in velocità: Demichelis e Van Buyten
In ogni partita, il Bayern costruisce almeno tre palle gol nitide. Non sono certo l’attacco né il centrocampo il problema dei tedeschi. Io individuo un unico punto debole nella squadra bavarese: i due centrali difensivi, Demichelis e Van Buyten. Mi piacciono quando impostano e perfino quando si rendono pericolosi in attacco. Ma in velocità mi lasciano assai perplesso: ho notato che i loro primi tre passi non sono rapidi, nell’allungo sui 10-20 metri si scompongono, nell’uno contro uno non sono molto reattivi. Ecco entrambi gli atleti in dettaglio.
Martín Gaston Demichelis. Quasi 30 anni, argentino, mastodontico, sfiora i 185 centimetri, abilissimo di testa anche in attacco. L’ho studiato in tv: non sopporta gli scatti, specie quelli portati alla propria sinistra. Su quel lato, non è rapidissimo nell’impostare correttamente la corsa. Porta con sapienza il tackle, specie col piede destro. Usa con estrema furbizia i gomiti: in area di rigore non si fa mai beccare, quasi avesse un’impostazione cestistica nel portare i blocchi agli attaccanti.
Daniel Van Buyten. Belga di 32 anni, è straordinariamente efficace nel gioco aereo grazie ai suoi 196 centimetri (per 96 chilogrammi). In attacco fa paura e segna con una certa frequenza. Dietro, di testa, le prende tutte lui. Ma c’è il rovescio della medaglia: avete presente Bolt al 90° metro della gara dei 100 durante l’Olimpiade di Pechino? Era 1,96 metri di armonia, eleganza, leggerezza. Ecco, Van Buyten, quando corre in difesa, è esattamente l’opposto. Disarticolato, muove avambracci e gambe senza sincronia, pare debba sbandare da un momento all’altro.
L’allenatore del Bayern, Van Gaal, astutamente protegge Demichelis e Van Buyten con una specie di libero davanti alla difesa: l’olandese Van Bommel. Fa da frangiflutti e prende a sportellate chi osa sfidare in velocità i due centrali difensivi. E in generale l'impostazione dei bavaresi è di grande copertura: un sanissimo catenaccio.
Secondo me, è nel centro della difesa del Bayern che si decide la Champions: se reggono quei due, per l’Inter si fa dura.
Invece, per quanto riguarda i nerazzurri, restano due dubbi.
1) Zanetti o Chivu in difesa a sinistra? Il romeno assicura maggiore copertura e consente al capitano di giocare a centrocampo. Però Robben (pericolo numero uno del Bayern) ama partire dalla propria destra e accentrarsi. In questo caso, Zanetti può intervenire di destro. La vedo più dura per Chivu: sarebbe costretto a entrare col destro, che non è il suo piede.
2) Balotelli o Pandev? Ho visto SuperMario benissimo a Siena. Il suo limite resta il carattere: una protesta di troppo o un calcettino in più, e un arbitro ipersensibile lo manda fuori. Il macedone è invece più affidabile dal punto di vista temperamentale.
In ogni caso, la festa del Bayern è già pronta, come testimoniano le magliette celebrative (foto su). Miei amici residenti a Monaco mi dicono che i tifosi del Bayern sono convinti di fare un sol boccone dell'Inter. Temevano il Barcellona, e hanno festeggiato l'eliminazione dei catalani.
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