È sempre cosa buona e giusta mettere in chiaro una cosa: il titolo di squadra più titolata si basa su parametri precisi. In particolare, devi andare a vedere quante volte sei andato in serie B, e se hai mai fatto la tripletta. Ora, obiettivamente, l’Inter è l’unica squadra di Milano a non aver mai conosciuto la vergogna della serie minore, e ad aver piazzato il triplete che l’Italia c’invidia da morire. Se siamo belli, non è colpa nostra insomma. Anche per questo, altri ora navigano nelle acque che già hanno conosciuto in passato: la zona retrocessione. E se non fosse per la presenza di alcune squadre davvero scarse laddietro, i rischi sarebbero forti.
È sempre cosa buona e giusta rammentare che, dallo scambio fra Cassano e un altro giocatore, ci ha guadagnato l’Inter. Non è come dicono i giornali, che altri fanno sempre la cosa giusta e tu no.
È sempre cosa buona e giusta esaltare quel trio d’attacco divertentissimo che è Milito-Cassano-Palacio. Pazzini, che ha difficoltà a fare uno stop, davvero non c’entrava nulla con noi. E se Van Basten viene a sapere che ora la punta rossonera è Pazzini, urla legittimamente allo scandalo.
È sempre cosa buona e giusta evidenziare che il gol di Palacio è il più difficile della stagione: lancio di Milito, stop in corsa di Palacio, tiro volante di sinistro nell’angolino. Roba da mostrare nelle scuole calcio ai ragazzini.
A occhio e croce, Cambiasso ha perso sette chilogrammi da quando s’è presentato in ritiro estivo: ora è un signor giocatore.
Restiamo una squadra pazza: parecchi rischi in difesa. Serve maggiore compattezza sulla mediana. Lo scudo è nelle mani della Juve: ammetto la sua superiorità. Per tentare di darle fastidio, servirebbe una ventina di milioni di investire nel mercato invernale: non so...
Miglioriamo e cresciamo di gara in gara. Anche io sono del parere che non possiamo competere per il tricolore ma per il momento siamo nel gruppo in fuga. Poi si vedrà.
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