domenica 27 gennaio 2013

Il mani di Vucinic, la squalifica di Conte e Marotta, la disinformazione giornalistica: una vergogna sportiva

Perché certi giornali non aprono con la foto dell’unico rigore di Juve-Genoa, ossia il nettissimo mani volontario di Vucinic?

Perché certi giornali non evidenziano che Cambiasso, Samuel, Maicon, Mourinho, Ranocchia, Guarin e Cassano, all’Inter, si sono beccati decine di giornate di squalifica, e che seguendo lo stesso criterio Conte e compagnia dovrebbero essere squalificati in maniera pesante?

Perché certi giornali dimenticano che la Juve è recidiva, dopo quanto accaduto a Catania?

Perché certi giornali danno poco spazio alla dichiarazione di Marotta sulla provenienza geografica dell’arbitro?

Ecco quattro validi motivi per tifare Inter, unica squadra a non essere mai andata in B, nemmeno due volte (e per questo siamo la società più titolata di Milano), e ad aver fatto la tripletta che tutti ci invidiano.

mercoledì 23 gennaio 2013

Inter discreta, squadra di medio livello, ora siamo da settimo posto. Ma la gestione dei cartellini gialli non la capisco

Dell'Inter ormai si sa tutto: è una squadra di medio livello, che può ambire al settimo posto in campionato. Senza il mercato di riparazione, siamo messi così: restano competitivi Handa, Guarin, Juan Jesus, Palacio. Qualche lampo di Milito. Un accenno di Ranocchia. Fine. Strama fa quel che può. Avendo anche dovuto stravolgere il suo credo tattico: con la Primavera, c'erano un regista e due esterni. Adesso, ha tutto fuorché quei tre elementi.

Messo in chiaro quanto valiamo, io ritengo esista un grave problema: gli arbitri. Parto da stasera. Nulla di eclatante per una sintesi televisiva: nessun rigore negato a noi o regalato agli altri. Solo che la gestione dei cartellini gialli è stata onestamente inconcepibile. Ha ammonito Guarin per un mezzo falletto, dopo aver perdonato Totti e Burdisso. Ha lasciato correre su altre entrate dei romanisti. Voglio sgombrare il campo dagli equivoci: la Roma ci è stata superiore, meritava di vincere con scarto maggiore. Tuttavia, l'arbitro ha - senza volerlo, in buona fede - indirizzato la partita: se non dai il giallo agli altri, e ammonisci solo una squadra, condizioni tutto il match. Un arbitraggio ridicolo. Con falli a centrocampo a favore dell'Inter non visti, e punizioni invertite.

sabato 12 gennaio 2013

Inter-Pescara 2-0: Benassi boom

Esordio show di Marco Benassi a San Siro contro il Pescara. Nato a Modena nel maggio del 1994, il 18enne nerazzurro (183 centimetri) ha messo in mostra senso del gioco, geometria, visione periferica, voglia di mordere le caviglie. Testa alta, ha un’ottima rapidità di piedi. È nel giro delle nazionali da un po’; ma un conto è cavarsela egregiamente in Primavera, un altro è esordire alla grande a San Siro, dove l’ansia da prestazione paralizza giovani e giocatori affermati.

Impossibile dire se sia nato un campione. Ho una certezza: i margini di miglioramento sono giganteschi, anche perché ho visto una tenuta atletica di 90 minuti pieni.

Però.

1) Benassi in 90 minuti ha fatto quello che Gargano e Jonathan non hanno fatto in mezza stagione: passaggi precisi di prima intenzione.

2) Benassi esalta Guarin. Gli altri centrocampisti, invece, affaticano mentalmente il giaguaro colombiano.

3) Benassi pressava al minuto 92. Questo, all’Inter, è clamoroso, viste le condizioni atletiche di Cassano, per dirne uno.

4) È rimasto umile e tranquillo fino all'ultimo. Nessun'isteria, nessun'esaltazione da demente.

5) Sa giocare a pallone. E io un giovane che dà del tu all sfera, all'Inter, non lo vedevo dai tempi di Balotelli. Che però ha enormi problemi caratteriali.

martedì 18 dicembre 2012

Palacio, mi hai convinto più in porta che fuori


 
Caro Rodrigo, nella vita succede. Vai a una festa perché ti piace una, ma poi lì per lì ti accorgi che ce n'è una più bella e scocca la scintilla. Ecco: ti abbiamo comprato per fare tanti gol; poi però succede che vai in porta e ti dimostri più bravo che fuori.

Direi che prossimamente il tuo ruolo sarà proprio quello: portiere. Vedi di migliorare nelle uscite basse, e il posto non te lo leva più nessuno.

domenica 9 dicembre 2012

Inter-Napoli 2-1: cinque verità. Guarin disintegra il Napoli, nonostante Rizzoli

1) Un Guarin fantascientifico fa a pezzi il Napoli: il primo gol è da antologia: al volo dopo un cross partito dal corner (vedi parte finale nella foto). Poi l’assist a Milito: stop e imbeccata per il Principe.

2) Rizzoli ha ammonito Behrami al fallo numero 74: questo qui doveva essere espulso a metà primo tempo.

3) C’era un rigore grosso come una casa su Cassano: Rizzoli non ha visto nulla. Perdipiù, il gol del Napoli è viziato da fuorigioco macroscopico (ovviamente, qui Rizzoli non c'entra).

4) Ad allenatori invertiti, avrebbe vinto il Napoli, che ha onestamente una rosa superiore a quella dell’Inter: questa è stata una lezione tattica di Stramaccioni a Mazzarri, a cominciare dagli schemi escogitati per i calci da fermo.

5) Eravamo e siamo da settimo posto. Il miracolo del -4 dalla Juve, col secondo posto, ha cinque padri: Strama, Cassano, Milito, Guarin, Juan Jesus.