Non ci capisco più niente. È un periodo in cui tutti i miei amici interisti mi chiedono se vado in trasferta a vedere l’Inter contro lo Skonto Riga in Lettonia. Si sono fatti vivi addirittura amici milanisti e juventini, i quali in passato si sono offesi perché ho ricordato loro che Milan e Juve sono andati in serie B, e che l’Inter è l’unica ad aver fatto la tripletta. Dicevo: mi domandano se vado in Lettonia a vedere l’Inter. Vogliono sapere se ci sono trasferte organizzate, se conosco hotel a buon prezzo. Desiderano fermarsi almeno due notti. Confesso che mi stanno tirando scemo, e io proprio non capisco che cosa li possa attrarre, di una partita così triste come Skonto Riga-Inter di Europa League. Poi però ragionandoci su, ho compreso, perché proprio pirla del tutto non sono: evidentemente, i miei amici interisti sono rimasti affascinati dal gioco di Stramala-Stramaccioni, dalle discese di Nagatopo, dalle incursioni con tanto di codino di Palasio, dalla vena realizzativa del Prinzipe. È chiaro. È bello avere amici interisti con cui condividere un’unica passione: lei, bella, calda, da impazzire. L’Inter.
Classe 1969, dal 1987 sono giornalista dell'auto: settore legale (attualità e inchieste)
martedì 24 luglio 2012
domenica 6 maggio 2012
Inter-Milan 4-2: ci spiace signor Rizzoli, a Milano due derby su due
Uscita di Julio Cesar su Boateng: prende in pieno la palla. Che cambia nettamente direzione. È un fischio semplicissimo: un bimbo capirebbe che è tutto regolare. Ma Rizzoli sceglie di decidere il derby: rigore, e match che cambia. Evito di parlare del pallone raccolto all'interno della porta da Abbiati: era gol.
Secondo tempo: rigore solare su Samuel, per fallo del fallosissimo Muntari (arrivato al Milan quand'era su di sei punti: bel colpo, Moratti!). Nulla.
Do per scontata la buona fede di Rizzoli, ma nessuno può impedirci di dire che quel gentiluomo è un broccaccio di arbitro. Per giunta, è recidivo: 29 agosto 2009, Inter-Milan 4-0, Gattuso, fallo da ultimo uomo su Eto’o. È da rosso. Niente: solo giallo. 6 agosto 2011, Milan-Inter 2-1. Gattuso: fallaccio su Obi. Gli interisti chiedono il secondo giallo in meno di un minuto; zero. Per non parlare dei vari Inter-Roma arbitrati da Rizzoli...
L’Inter era e resta da rinforzare. Senza grandi acquisti, il Milan sarà superiore anche la prossima stagione. L'importante è che si riparta da Stramaccioni, con uomini adatti al suo gioco spumeggiante. Ma questa storia degli arbitraggi nei derby dovrebbe essere uno dei punti su cui lavorare la prossima stagione: non è possibile giocare la stracittadina così, sempre in inferiorità arbitrale.
Milano è nerazzurra: due derby su due. D’altronde, noi non siamo mai stati in B, e siamo gli unici ad aver fatto la tripletta. Questo è sempre cosa buona a giusta ricordarlo a qualcuno che batte troppo la grancassa mediatica rossonera.
INTER-MILAN 4-2
Marcatori: 14' Milito, 44' rig. Ibrahimovic, 1' st Ibrahimovic, 7' st rig.Milito, 34' st rig. Milito, 42' st Maicon.
Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 55 Nagatomo; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 14 Guarin (17' st Obi); 11 Alvarez (3' st Pazzini), 10 Sneijder (39' st Cordoba); 22 Milito.
A disposizione: 12 Castellazzi, 2 Cordoba, 17 Palombo, 23 Ranocchia, 28 Zarate.
Allenatore: Andrea Stramaccioni
Milan: 32 Abbiati (35' Amelia); 20 Abate, 13 Nesta, 76 Yepes, 25 Bonera (21' st De Sciglio); 22 Nocerino, 4 Van Bommel, 14 Muntari (32' st Cassano); 27 Boateng; 70 Robinho, 11 Ibrahimovic.
A disposizione: 5 Mexes, 8 Gattuso, 18 Aquilani, 21 Maxi Lopez. Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Nicola Rizzoli (sez. arbitrale di Bologna)
Note. Ammoniti: 43' Julio Cesar, 48' Cambiasso, 7' st Abate, 10' st Alvarez, 31' st Van Bommel. Tempi di recupero: 3'-3'.
mercoledì 2 maggio 2012
Parma-Inter 3-1: squadra da rifondare, o si esce dal grande giro per anni. Cosa serve
Il bluff della scorsa stagione, con la fiammata di Leonardo, viene svelato dall’Inter edizione 2011-12. È una rosa vecchia e logora. Ma soprattutto psicolabile: quando è il momento di sferrare il colpo decisivo, crolla. Vedi Inter-Marsiglia. E gli errori clamorosi di Lucio e Pazzini di stasera sono lì a dimostrarlo. A questo punto, o si rifonda la squadra, o si esce dal grande giro per anni. Ossia fuori dalla Champions League, il che equivale a un pesante ridimensionamento. Ecco cosa serve.
1) Per meglio dire, parto da cosa non serve: un nuovo allenatore. Stramaccioni va più che bene. Mancano i calciatori adatti a una grande squadra. Chi siederà in panca è l’ultimo dei pensieri.
2) Un difensore per dare ossigeno a Lucio e Samuel. Converrà anche prendere atto che Ranocchia è un mezzo flop, a ora.
3) Un centrocampista frangiflutti, per correre a perdifiato. Stankovic e Cambiasso non ne hanno più.
4) Un attaccante che la metta dentro con cattiveria.
In uscita, più o meno, se ne vanno 50 milioni di euro. Ma le quattro condizioni sono necessarie e sufficienti a patto che quei tre acquisti siano di alto livello (impossibile ambire al meglio), e che rimangano Sneijder, Maicon e Milito. Se proprio vuoi vendere, metti in bella mostra gli orrori di casa, tipo Forlan. Imbolsito e svalutato.
1) Per meglio dire, parto da cosa non serve: un nuovo allenatore. Stramaccioni va più che bene. Mancano i calciatori adatti a una grande squadra. Chi siederà in panca è l’ultimo dei pensieri.
2) Un difensore per dare ossigeno a Lucio e Samuel. Converrà anche prendere atto che Ranocchia è un mezzo flop, a ora.
3) Un centrocampista frangiflutti, per correre a perdifiato. Stankovic e Cambiasso non ne hanno più.
4) Un attaccante che la metta dentro con cattiveria.
In uscita, più o meno, se ne vanno 50 milioni di euro. Ma le quattro condizioni sono necessarie e sufficienti a patto che quei tre acquisti siano di alto livello (impossibile ambire al meglio), e che rimangano Sneijder, Maicon e Milito. Se proprio vuoi vendere, metti in bella mostra gli orrori di casa, tipo Forlan. Imbolsito e svalutato.
domenica 29 aprile 2012
Inter-Cesena 2-1: le cinque chiavi del match
1) Stramaccioni. Lascia Forlan a pettinarsi i riccioli. Incombe il Roland Garros, e hai visto mai che l’uruguagio cuor di leone vada in campo sul Centrale, contro la Pennetta, spettinato?
2) Stramaccioni. Dà spazio a Zarate negli ultimi minuti. Quella è la durata mentale del piccoletto ex Lazio.
3) Stramaccioni. Insiste su Guarin: sull’assist per Zarate dimostra di avere un piede delicatissimo.
4) Ranocchia. Fa davvero paura. Si gira sempre dalla parte sbagliata per rincorrere l’avversario. È lento e impacciato.
5) Pazzini e Milito. Sì, il Pazzo è sfigatello contro Antonioli, che agguanta i suoi due tiri con le migliori parate della carriera. Ma al dì là del gol, quanto entra il Principe, si rivedono i giochi di sponda, le triangolazioni, la rapidità.
2) Stramaccioni. Dà spazio a Zarate negli ultimi minuti. Quella è la durata mentale del piccoletto ex Lazio.
3) Stramaccioni. Insiste su Guarin: sull’assist per Zarate dimostra di avere un piede delicatissimo.
4) Ranocchia. Fa davvero paura. Si gira sempre dalla parte sbagliata per rincorrere l’avversario. È lento e impacciato.
5) Pazzini e Milito. Sì, il Pazzo è sfigatello contro Antonioli, che agguanta i suoi due tiri con le migliori parate della carriera. Ma al dì là del gol, quanto entra il Principe, si rivedono i giochi di sponda, le triangolazioni, la rapidità.
mercoledì 25 aprile 2012
Udinese-Inter 1-3: dieci considerazioni su uno Stramaccioni geniale, che resuscitò i morti viventi
1) È la vittoria di Stramaccioni, che ha resuscitato i morti viventi. Ossia i giocatori dell’Inter.
2) Ha avuto il coraggio di levarsi dai piedi quella zavorra di Forlan, il calciatore venuto a Milano per esibirsi a tennis.
3) Con intelligenza, ha piazzato Zarate in panca: quello è il suo ruolo, cioè qualche minuto nel finale se la squadra sta vincendo.
4) Strama ha azzardato Milito di punta centrale, più Sneijder e Alvarez al servizio del Principe.
5) Ha insistito su Alvarez, personaggio col quale serve una tonnellata di pazienza: inventa, incanta, e poi fa imbestialire. Riccardino l’ha ripagato con un gol da mille e una notte.
6) Ha schierato Wesley dal 1°, e l’olandese volante è risultato il migliore in campo.
7) Ha indovinato il cambio, con Obi che ha dato grinta e corsa nel finale.
8) Il mister dell’Inter Stramala ha fatto giocare un numero elevatissimo di palloni a Guarin: questo qui voglio rivederlo quanda avrà realmente il ritmo partita. Mi pare dotato di potenzialità notevoli.
9) Ha arretrato il raggio d’azione di Cambiasso, permettendo all’argentino di arrivare non esausto al 90°.
10) Stramaccioni ama giocarsela coi due stantuffi esterni in eterno movimento, Maicon e Nagatomo Topomoto, e così li ha chiamati spesso nel vivo del gioco.
In definitiva, Strama ha il diritto di avere un'Inter sua la prossima stagione: questa rosa è debolissima, tanto da essere capace di perdere col Siena. Il disgustoso pareggio di Firenze insegna.
2) Ha avuto il coraggio di levarsi dai piedi quella zavorra di Forlan, il calciatore venuto a Milano per esibirsi a tennis.
3) Con intelligenza, ha piazzato Zarate in panca: quello è il suo ruolo, cioè qualche minuto nel finale se la squadra sta vincendo.
4) Strama ha azzardato Milito di punta centrale, più Sneijder e Alvarez al servizio del Principe.
5) Ha insistito su Alvarez, personaggio col quale serve una tonnellata di pazienza: inventa, incanta, e poi fa imbestialire. Riccardino l’ha ripagato con un gol da mille e una notte.
6) Ha schierato Wesley dal 1°, e l’olandese volante è risultato il migliore in campo.
7) Ha indovinato il cambio, con Obi che ha dato grinta e corsa nel finale.
8) Il mister dell’Inter Stramala ha fatto giocare un numero elevatissimo di palloni a Guarin: questo qui voglio rivederlo quanda avrà realmente il ritmo partita. Mi pare dotato di potenzialità notevoli.
9) Ha arretrato il raggio d’azione di Cambiasso, permettendo all’argentino di arrivare non esausto al 90°.
10) Stramaccioni ama giocarsela coi due stantuffi esterni in eterno movimento, Maicon e Nagatomo Topomoto, e così li ha chiamati spesso nel vivo del gioco.
In definitiva, Strama ha il diritto di avere un'Inter sua la prossima stagione: questa rosa è debolissima, tanto da essere capace di perdere col Siena. Il disgustoso pareggio di Firenze insegna.
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