martedì 28 dicembre 2021

Tamponi Covid drive in? L’auto termica è Pina, la moglie di Fantozzi: in ginocchio da lei

In piena era Covid, l’auto termica (cioè a benzina o diesel) è come la signora Pina, la moglie di Fantozzi. Ugo la schifa, tenta disperatamente di tradirla, specie con la signorina Silvani. Come i politici vogliono tradire la termica con la mobilità elettrica. Ma è così scemo e imbranato, Ugo, che non riuscirebbe a flirtare neppure con un’anatra.

Ecco allora che il ragioniere, con la coda fra le gambe, torna in ginocchio dall’orribile coniuge, giurandole amore eterno. La Pina avrebbe il diritto e il dovere di rifilargli una pedata nella schiena: invece, dolce e premurosa, si prende cura del marito brutto e idiota.

La povera auto termica, proprio come la Pina, viene calpestata di continuo: la politica ci dice che fa schifo, sporca, inquina, occupa spazio, dà fastidio, causa il buco dell’ozono, la peste e la lebbra. L’auto termica deve morire in fretta: va uccisa per il 2035, al più tardi.

 
D’improvviso però le istituzioni tornano da lei, l’auto termica, la Pina.

“Per andare a fare il tampone, come mi devo muovere?”, chiede un cittadino. “E per andare a fare il vaccino?". E tutti gli esperti, i medici, i virologi: con l’auto privata. Perché i mezzi pubblici sono pericolosissimi: si prendono brutte infezioni, fra cui il corona (in futuro vi parlerò delle malattie della pelle che si possono contrarre). E siccome la stragrande maggioranza di auto è termica, con quella occorre muoversi.

Addirittura, nei siti ufficiali, ci sono indicazioni precise: “Si raccomanda l'utilizzo di un mezzo proprio (e non di mezzi pubblici) per recarsi a effettuare il tampone”. Dove per mezzo proprio non si intende un monopattino elettrico su una pista ciclabile, la mobilità dolce e pulita del futuro radioso, giacché una vecchietta avrebbe non pochi problemi a inforcare la tavoletta a rotelle per involarsi verso il luogo prescelto. Vedi qui e qui.

Se io fossi l’auto termica, la Pina, mi risentirei un po’ coi politici: “No, adesso smetto di funzionare. Non porto proprio nessuno da nessuna parte. Mi mancano benzina e gasolio (mi fai un bel pieno di tutt’e due contemporaneamente), olio, acqua, lavaggio, profumatore. Dopo, forse, scarrozzo tutti”.

Cari politici, cautela a far fuori le auto a benzina e diesel. Cautela col piano di sterminio delle auto dalle città. Imbranati come siete con la signorina Silvani, un giorno potreste amaramente rimpiangere di aver ripudiato la Pina.

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