Google ha una certa simpatia per le bufale. Perché sono accattivanti. Divertono il lettore. Lo svegliano. È tutto così coinvolgente dal punto di vista emotivo. Invece la realtà è noiosa, piatta, grigia. Prendiamo la multa per guida con smartphone in mano. Se googlate quelle parole, fra i primi risultati ci sono siti che fanno a gara a spararla più grossa: qualcuno dice che la stangata è imminente, sta per diventare legge. Ossia multa di 1.700 euro alla prima infrazione.
La multa oggi
Che cosa c’è di vero in tutto questo? Niente. È come titolare che l’uomo un giorno andrà ad abitare su Marte. È una notizia simpatica e accattivante. Ma per ora è una bufala. In futuro, chissà quando, si vedrà. A oggi, la multa per guida con smartphone è la solita: 165 euro, taglio di 5 punti-patente. Alla seconda infrazione nel biennio (recidiva), 165 euro, taglio di 5 punti-patente, sospensione della patente da uno a tre mesi: articolo 173 del Codice della Strada.
Cosa bolle in pentola
Da una decina d’anni, diversi disegni legge prevedono sanzioni più pesanti per chi guida con smartphone. Ma non c’è nessuna novità imminente.
1) Esiste una proposta di legge di modifica al Codice della Strada: c’è l’ok della commissione Trasporti di luglio 2019.
2) Questa proposta va discussa alla Camera.
3) Se e quando la Camera discuterà il tutto, se e quando la proposta diventerà legge grazie al sì del Senato, allora la multa salirà a 422 euro alla prima infrazione. E a 644 euro alla recidiva.
Le due bufale che piacciono al web
Pertanto, non è vero che c’è una batosta imminente. Non è neppure vero che la multa sarà di 1.700 euro. Tutt’al più, l’ammenda sale nel tempo se non viene pagata. Ma a questa stregua anche un verbale per divieto di sosta si può trasformare in un pignoramento di un bene mobile.
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