domenica 23 agosto 2009

Inter-Bari 1-1: nerazzurri senza Ibra e senza gioco. Sono guai

Il Football Club Internazionale Milano non ha un gioco: l'ha detto la prima giornata di campionato. È dalla stagione 1979-80 che non ha schemi validi. Fate con me un salto nel passato.

Con l'allenatore Eugenio Bersellini, ingaggiato nel 1977, l'Inter aveva un trequartista, Beccalossi, che ispirava le punte Altobelli e Muraro. Pasinato stava largo sulla destra, mentre Oriali, Caso e Marini tessevano bene la tela a centrocampo. Ma dall’addio del Sergente di ferro (soprannome di Bersellini), nel 1982, l’Inter s’è affidata ai solisti. Idem con Giovanni Trapattoni, che per il miracoloso scudetto nel 1989 (all’epoca Milan e Napoli erano mostruosamente forti) puntò tutto sullo strapotere atletico di Matthäus (fra i più portentosi degli ultimi 30 anni) e Brehme, oltre che sulle incornate di Serena. Con Simoni, nel 1997-98, lo schema era: palla a Ronaldo. Tuttavia, lo scudetto non arrivò per una stranissima serie di errori arbitrali pro Juve. Nel suo primo anno, nel 2004, Roberto Mancini tentò di dare un gioco arioso alla squadra, in parte riuscendoci: massacrato dalla stampa per i numerosi pareggi, ci rinunciò. E così ecco il classico modulo dell’Inter manciniana: lancio a Ibra e gol. Nel 2008 arriva José Mourinho e le cose peggiorano: zero gioco, ma tricolore.

E oggi? Durante Inter-Bari, ho visto pochi smarcamenti sulle fasce (vedi Maicon), troppi tocchi inutili (vedi Motta), attaccanti con la testa bassa (vedi Milito), difesa fallosa (vedi Materazzi), impostazione della manovra faticosa (vedi Lucio).

D'altronde, fare l'allenatore dell'Inter è difficilissimo: devi portare subito risultati, hai il compito di assemblare la rosa fra Stati Uniti, Pechino e l'afa della Lombardia, anziché con un sano ritiro in montagna. Mourinho è strapagato soprattutto per questo. Ma, proprio come chi l'ha preceduto, fa fatica a dare un'impronta alla squadra. Obiettivo da raggiungere assolutamente, vista l'assenza dell'unico fuoriclasse che giocava nell'Inter: Ibra.

Prevedo un'Inter implacabile in contropiede, specie fuori casa. Invece, per le partite di San Siro, con gli avversari che chiamano sempre in causa il portiere attraverso retropassaggi per poi ripartire all'improvviso (come il Bari oggi), i nerazzurri faranno una fatica boia. Doveva arrivare un trequartista, proprio per i match in casa; in sua assenza, condivido l'idea di Mourinho di ricorrere quasi subito a Balotelli, l'unico in grado di dare fantasia all'attacco.

Chiudo su Eto'o. Giocare a San Siro è un massacro psicologico. Qui ci han lasciato le penne Gilardino, Suazo, Quaresma e altri calciatori. Era il suo esordio. Mi è parso paralizzato dalla tensione, specie quando s'è divorato il 2-0 da solo davanti al portiere. Comprensibile. Vedremo se l'affare l'ha fatto l'Inter o il Barca. Al momento, propendo per la seconda ipotesi. Anche perché Eto'o l'Inter l'ha preso proprio perché faccia i gol cosiddetti facili, quelli che Ibra - secondo la critica - non realizzava.

[foto via Inter]

5 commenti:

  1. Credo sia un pò presto per dire che l'affare l'ha fatto il Barca...Anche l'anno scorso l'Inter soffriva terribilmente le squadre chiuse...e poi sono tre anni che l'Inter pareggia gli esordi, il campionato è lunghissimo, non è compromesso nulla, poi va a finire che dopo la prima giornata il Milan (fino ad ora massacrato dalla critica ma che ha vinto la prima partita) è la squadra che ha indovinato tutto, mentre l'Inter ha sbagliato tutto...e poi devo dirti, dopo aver letto altri tuoi articoli precedenti, che tu esalti troppo un giocatore come Ibra, fortissimo, per carità, ma solo in Italia e contro le squadre di medio-bassa classifica, e svaluti un pò troppo un giocatore come Eto'o che ha fatto la storia del Barcellona, segnando valanghe di gol (è il terzo marcatore della storia) e risultando, al contrario di Ibra, decisivo nelle partite importanti (due gol in due finali). Tu ora mi dirai che l'uno giocava nel Barcellona e l'altro nell'Inter, ma Ibra non è mai stato decisivo in Europa neanche nella Juventus e nell'Ajax, quindi non credo che il problema di Ibra sia l'Inter, piuttosto credo che il uo sia un problema di poca personalità... io credo che serva più equilibrio nei giudizi e sopratutto credo che serva più tempo all'Inter per trovare la quadratura del cerchio, ma credo che sia sempre la squadra più forte del campionato. Il tutto comunque è la mia opinione e ognuno può pensarla diversamente.

    RispondiElimina
  2. Ciao, all'Inter ci sono lavori in corso. Pesanti. Ibra è il numero uno al mondo. L'esordio di Eto'o è stato un disastro. Grazie per il tuo commento e per l'attenzione con cui mi leggi!

    RispondiElimina
  3. E un piacere leggerti, perchè scrivi con pacatezza ed argomenti per bene le tue tesi...Comunque che Ibra sia il numero uno al mondo lo dici solo in base alle tue convinzioni ed al tuo modo di vedere il calcio, ma i fatti dicono il contrario...fatti un giro in Inghilterra, in Spagna, in Germania o in Francia e poi fammi sapere che ne pensano al riguardo...i colpi li ha, questo è innegabile, ma se lui è il numero uno, allora giocatori come Kakà, Cristiano Ronaldo e Messi appartengono ad un'altra galassia, visto che sono stati quasi sempre decisivi nella loro carriera...il fatto che lui soffra i grandi palcoscenici è sotto gli occhi di tutti, non me lo sono mica inventato io...é vero che l'esordio di Eto'o è stato un disastro, ma neanche quello di Ibra con l'Inter fu entusiasmante (supercoppa italiana con la Roma)...e poi un tifoso qualsiasi del Barcellona può affermare orgogliosamente che l'anno scorso la sua squadra ha vinto tutte le competizioni (con il contributo determinante di Eto'o), quindi quest'anno Ibra può solo eguagliare Eto'o, non superarlo, perciò...per quanto riguarda i lavori in corso, quelli all'Inter sono sicuramente pesanti, ma non credo lo siano più di quelli di qualsiasi altra squadra della serie A.

    RispondiElimina
  4. oggi sicuramente non andava sostituito materazzi,anche se aveva preso un giallo,e sopratutto non si puo' giocare con 4 attaccanti,davanti a una squadra,(bari)che fino al 30° del 2° tempo non aveva combinato granche',sempre abbastanza chiusa indietro,e difatti nelle ripartenze,quando cercavamo il 2° gol ci hanno fatto a fettine,perche' a centrocampo non scalava mai nessuno,manca tanto cambiasso,e anche l'anno scorso se non ricordo male,durante le sue assenze eravamo in difficolta'.
    pero' avevamo ibra, che bene o male
    riusciva a segnare , e a far rifiatare la squadra con le sue giocate .
    milito non ha le caratteristiche di goleador,per poter segnare nel gioco(non gioco!)che oggi abbiamo
    dimostrato,e secondo me neanche eto'o.
    un trequartista e il ritorno di cambiasso,spero che rimettino le cose a posto.

    RispondiElimina
  5. I lavori per l'Inter sono più pesanti rispetto a quelli di Milan, Juve, Barcellona e Real. Perché tutto ruotava attorno a Ibra. Via lui, serve una rivoluzione. Che verrà completata con il trequartista.

    RispondiElimina