giovedì 28 gennaio 2010

Inter-Juve 2-1. Incredibile: un 18enne Materazzi il migliore in campo!


La coppa Italia era il primo obiettivo stagionale della Juve, fuori dalla Champions e lontana dal vertice in campionato (ci sarebbe l’Europa League, ma a mio modesto parere vale meno di un triangolare estivo). Motivo per cui i bianconeri sono entrati in campo aggressivi e pieni di voglia di vincere. Non così l’Inter, per la quale la coppa Italia è il terzo obiettivo, dopo Champions e scudetto. I risultati si sono visti, complice anche una papera di Toldo su tiro di Diego: 1-0 per la Juve dopo i primi 45 minuti dei quarti di coppa Italia (match unico). Dopodiché, i nerazzurri hanno spinto con vigore, parecchio sbilanciati in avanti. Ed è lì che ha giocato una delle migliori partite della carriera il signor Materazzi, di anni 36.

Esplosivo, reattivo come come una tigre, sempre pronto all’anticipo pulitissimo, Marco ha dato la scossa alla squadra con interventi straordinari. Se sei così proteso in avanti, hai bisogno di uno laddietro che ti salvi le chiappe ogni volta che gli avversari vanno in ripartenza: compito svolto alla grande da Materazzi (voto 8).

L’ho visto ringiovanito, con una condizione atletica da paura. Marco pareva un 18enne che vuole sfondare nel calcio. Un professionista, un esempio per tutti i calciatori che non trovano spazio come titolari, ma che avrebbero il dovere di restare allenati e in palla sempre e comunque.

Il difensore nerazzurro è stato intelligente e misurato anche durante le proteste all’arbitro per la clamorosa svista sul finire del primo tempo: fallo di mano di Melo in area e niente rigore. Marco avrà chiesto mille volte al direttore di gara: “Ma non hai visto che Melo l’ha toccata di mano?”.

Dopo Materazzi, stasera ottimo Sneijder (voto 7,5), che ha smistato palloni con sapienza su tutto il fronte d’attacco.

Terzo Balotelli (voto 7), che ha dato un gran fastidio ai difensori della Juve, i quali in diverse occasioni sono ricorsi alle maniere forti per fermare il fuoriclasse dell’Inter. Mi diverte anche il modo d’esultare di SuperMario: una passeggiata silenziosa verso il centro del campo. Sempre meglio delle sceneggiate isteriche di attaccanti ipervitaminizzati con gli occhi fuori dalle orbite: giocatori che, chissà per quale miracolo medico-scientifico, si svegliano soltanto tre o quattro sere l’anno.

Peggiore in campo (sì, con un voto più basso di Toldo) Thiago Motta. Che io da oggi soprannomino il grande mistero. Pare paralizzato da non so quale paura; ha perso perfino l'istinto del passaggio filtrante in area di rigore. Peccato, ai tempi del Genoa era uno dei migliori centrocampisti in circolazione.

[foto via Inter]

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