venerdì 20 novembre 2020

Manuele Lodi: così l’automobilista guida senza stress fisico


Manuele Lodi, dottore in Scienze Motorie e dello Sport, sostiene di poter dare consigli preziosi agli automobilisti: obiettivo, guidare senza stress fisico. Facciamo allora quattro chiacchiere con Manuele.

Ti presenti?
"Sono chinesiologo, personal trainer e preparatore atletico. Mi occupo di wellness a 360 gradi. Il mio target professionale è far star bene la persona in due momenti: nell’impegno fisico richiesto dall’allenamento, e durante la vita di tutti i giorni. Ritengo che il corpo sia un tutt’uno con la mente. Mi occupo di attività fisica di persone di ogni età, dal bambino all’anziano, passando per l’atleta che vuole migliorare i propri tempi in gara, fino al soggetto che deve recuperare funzionalmente l’uso di un arto post incidente od operazione chirurgica".

Che c’entri con la guida e con gli automobilisti?
"Guidare può sembrare un’attività statica. In realtà, è un’attività dinamica. Entrano in gioco diversi aspetti: capacità di coordinazione generale e oculo-motoria, percezione spazio-temporale, reazione, accoppiamento e combinazione dei movimenti, differenziazione, forza, velocità dei movimenti, resistenza. Queste capacità un buon guidatore deve averle per raggiungere il proprio obiettivo, quello di guidare senza stress fisico. Proprio come fosse un professionista che, in uno sport, vuole muoversi in scioltezza e agilità".

Ma quindi un automobilista può prepararsi sotto il profilo atletico?
"Certo. Utili lavori di rinforzo muscolare, in particolare per la parte alta del corpo: il torace (petto, schiena, braccia, collo). Ma anche per addome e zona lombare. Le sollecitazioni a carico di questi distretti sono notevoli: un buon tono muscolare aiuterà alla prevenzione di infortuni. Esercizi con sovraccarichi a corpo libero con bilancieri o manubri oppure con l’utilizzo di macchinari isotonici (come chest press o shoulder press) sono validi allenamenti per l’ipertrofia muscolare. Ma va allenato anche un altro muscolo: il cuore".

Cioè?
"Un pilota professionista durante la guida mantiene intorno ai 140-150 bpm la sua frequenza cardiaca con picchi di 200 bpm allo start e dopo un lungo rettilineo prima di affrontare una curva. Se consideriamo che una gara dura più di un’ora, lo stress a carico del sistema cardiovascolare è notevole. Quindi lavori aerobici sul cicloergometro o nastro trasportatore hanno effetti benefici sul sistema cardiocircolatorio del guidatore. Anche se non si è professionisti, questi allenamenti con i relativi vantaggi sono caldamente consigliati a chiunque: il cuore va allenato, altrimenti si avrà una sua riduzione in termini di efficienza".

Parliamo di riflessi per chi guida...
"Prezioso migliorare i tempi di reazione su vari stimoli quali uditivo, visivo e tattile. Esercitazioni dove si richiede di compiere determinati movimenti nel minor tempo possibile. In presenza di uno stimolo come può essere un colore. Per esempio, avendo due sfere di colore diverso, una alla nostra destra e una alla nostra sinistra, al determinato stimolo visivo, dovremo toccare la rispettiva sfera. Esercizi preziosi anche per migliorare la sicurezza stradale: per prevenire incidenti, frenando o deviando la traiettoria per tempo. A tal fine, consiglio di usare una palla da rugby: la facciamo rimbalzare davanti a noi e tentiamo di riprenderla".

Prima di mettersi nel traffico o di mettersi in viaggio, c’è qualche esercizio fisico utile per guidare bene?
"Basta una decina di minuti per eseguire alcuni semplici ma efficaci esercizi, così da preparare tutto l’organismo alla guida. Mi sto riferendo agli esercizi di mobilità articolare delle grosse e piccole articolazioni. I seguenti esercizi vanno eseguiti in ordine proposto con movimenti lenti e controllati cercando di prendere tutta l’escursione articolare consentita da quella articolazione. Per lubrificare le nostre articolazioni, preparare il nostro corpo muscolarmente".

Le spieghi per punti?
"Primo, articolazioni metacarpo-falangee (dita della mano): movimenti di flesso estensione di queste articolazioni per 30’’; usare una pallina anti-stress, stringerla forte tra le dita della mano per 5’’, con altri 5’’ di recupero per 3 volte. Secondo, polso: flesso estensione di questa articolazione per 30’’; eseguire circonduzioni in senso orario e antiorario 30’’ ognuno per 2 volte. Terzo, gomito: col palmo delle mani sulle spalle, eseguire delle flesso estensioni per 30’’ sia sul piano sagittale (davanti) sia frontale (lateralmente). Quarto, spalle: col gomito esteso e le mani all’altezza delle spalle sul piano sagittale, eseguire movimenti di elevazione e depressione delle spalle, analogamente eseguiremo lo stesso movimento sul piano frontale per 30’’ ciascuno; dalla posizione di partenza dell’esercizio precedente (sul piano sagittale), eseguire adduzioni (avvicinare) e abduzioni (allontanare) delle scapole per 30’’; circonduzioni alternate e simultanee delle braccia in avanti e indietro per 30’. Quinto, collo: circonduzioni in senso orario e antiorario per 30’’; flesso estensione sul piano sagittale e frontale per 30’’; col capo flesso in avanti e le mani appoggiate senza fare forza dietro la nuca, mantenere la posizione per 15’’. Sesto, anca: movimenti di circonduzione a ginocchio flesso in senso orario e antiorario per 30’’ ognuno; movimenti di abduzione (aprire) e adduzione (chiudere) dell’arto inferiore a ginocchio esteso sul piano frontale per 30’’ per 2 volte; movimenti di flessione (in avanti) ed estensione (indietro) dell’arto inferiore a ginocchio esteso sul piano sagittale per 30’’. Settimo, ginocchio: movimenti da seduto di flesso estensione del ginocchio per 30’’ per 2 volte. Ottavo, caviglia: analoghi a quelli proposti per l’articolazione del polso. Nono, articolazioni intervertebali: dalla posizione di quadrupedia, portare i piedi indietro restando in appoggio con le mani, alla larghezza delle spalle e le punte dei piedi. Spalle, glutei e caviglie devono formare una linea immaginaria continua, quindi la posizione da assumere non dovrà essere spezzata portando il sedere troppo in alto in direzione del soffitto o troppo in basso verso il pavimento. Mantenere la posizione per 20’’ seguiti da altri 20’’ in cui avrò una contrazione simultanea di addome e glutei. Ripetere l’esercizio una altra volta".

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