Ricevo via e-mail e pubblico volentieri una poesia automobilistica in acrostico: l’autore è Paolo Carazzi. Il titolo è “pit stop”, e la trovo molto centrata sul tema attuale: per il lockdown da pandemia di coronavirus, ci siamo fermati tutti. Ma siamo pronti a ripartire. Sfizioso anche il gioco di iniziali delle parole (appunto, l’acrostico), che dà “Pit stop” come soluzione. Da zero a dieci, è dieci la difficoltà di un componimento poetico nel quale le prime lettere di ogni verso, lette per ordine, danno un nome.
P eregrinar nell’aere in cerca di convenienza,
I rritare talvolta la debole e fragile pazienza:
T utto ciò ora si può ricordare, qual passato,
S foderando i sorrisi di chi ama ed è riamato:
T rovate al meglio le tante ricercate necessità,
O sannati gli Dei e ricolmi d’intensa felicità,
P ronti si è a ripartir per andare di qua e di là!
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