mercoledì 31 luglio 2013

Erick Thohir? Inter pronta ai fuochi d’artificio

Che cosa sta covando sotto la cenere? Attenzione, perché la bomba Erick Thohir potrebbe esplodere da un momento all’altro. 

1) Wallace, Luiz Gustavo, Taider, Wellington, Zuniga, Lavezzi: sono solo alcuni dei nomi che potrebbero incendiare la campagna acquisti dell’Inter di Erick Thohir.

2) “Voglio l’Inter tra i top ten al mondo”: le parole del magnate indonesiano al (suo) Rol. Ossia Republika Online. Il quotidiano di Giacarta. E qui i conti non mi tornano. Molti osservatori esterni parlano di Inter sul modello Arsenal. Con quel riferimento, fra i primi 10 al mondo non ci arrivi nemmeno pregando: servono investimenti violentissimi, specie adesso che l'Inter non è neppure fra le prime cinque nel campionato italiano a livello di rosa. Si veda il mio sondaggio in alto a destra.

3) Su Nainggolan e Leonardo non dice nulla: riguardo al primo, sostiene che sia compito di Mazzarri decidere.

Che Thohir venga a Milano per spendere soldi e costruire un’Inter perdente è quantomeno paradossale. La tesi è: arriva da lontano, non ci mette il cuore, saranno solo guai. Già. Investe solo 360 milioni di euro il primo anno. Così, tanto per perdere... Suvvia. Siamo in presenza di un possibile cambio epocale, per l’Inter e lo sport in generale: non resta che attendere.

Trovate qui la fonte dei punti 2) e 3).

domenica 28 luglio 2013

Erick Thohir: compra l'Inter? Il web impazzisce


Qual è la vera ventata di novità portata da Erick Thohir? Lo smarrimento che stanno vivendo i quotidiani online. Mi spiego. Nessuno sa nulla del magnate indonesiano. Nessuno conosce niente della trattativa con Moratti per l’acquisto dell’Inter. Googlate “Thohir Inter” e troverete di tutto. “Entra nell’Inter al 30%”. “No, prende il 51%. macché subito l’80% per 300 milioni di euro. Dopodiché, si accolla i debiti sparando 100 milioni l’anno”. “È fatta”. “No, Moratti vuole i suoi uomini nei posti chiave”. “Macché, Thohir mette il grano e intende comandare con i dirigenti personalmente scelti da lui”. “Thohir si porta Leonardo”. “Torna Oriali”. È un luna park gigantesco in cui i quotidiani online si comportano come piccoli blog: si lancia la notizia, la si smentisce, poi un’altra novità. È così da settimane. 

Di Thohir non si sa nulla. Ci si affida disperatamente a Wikipedia, che parla di magnate dell'editoria e della televisione indonesiana. Del futuro dell’Inter, se arriverà Thohir, si sa ancora meno. Modello Arsenal? Allora l’Inter naviga nella mediocrità per un decennio, vincendo zero, ma con un bilancio sano. Vallo a spiegare al tifoso che fa la tessera o l’abbonamento tv. Thohir caccia il grano per i campioni? La storia cambia: fa affari in Usa, Indonesia, vende il marchio sul pianeta, vince, e anche il tifoso ne esce soddisfatto.

Di sicuro, se Thohir compra, serve una barca di soldi per completare una rosa che oggi è da quinto posto. Abbiamo una squadra sbagliata, piena zeppa di crateri nei ruoli chiave, giovanissimi che sono un’incognita, qualche brocchetto fortunatissimo che tira a campare. Gli occorre un manager col fiuto per l’acquisto giusto. Ai 300 milioni per comprare l’Inter, vanno aggiunti almeno 50 milioni di euro per coprire qualche lacuna (non tutte). Quattrini da spendere con saggezza. In ordine di bravura, dal meno forte: Isla, Van der Wiel, Janmaat, Wallace, Taider, Marquinho, Zuniga, Nainggolan, Lavezzi.

Dicono che Thohir non faccia un affare di cuore, ma solo di portafogli. Sicché, viene in Italia per distruggere l’Inter e parte del proprio denaro? Mi pare improbabile. E comunque, si fa presto a innamorarsi dell’Inter. Alla decima giornata di campionato, dai un’occhiata ai rigori avuti e subiti da Inter, Milan e Juve; fai il conto delle ammonizioni e delle espulsioni; e allora ti viene voglia di battagliare. Perché gli arbitri sbagliano in buona fede, c’è solo timore reverenziale verso Milan e Juve, cui bisogna riconoscere di fare un’intelligente pressione mediatica. Eventualmente, signor Thohir, lei capirà tutto in breve...

Ecco, in alto a destra, un sondaggio per capire che cosa ne pensate.

Erick Thohir: obiettivo Inter, restare la prima squadra di Milano e d’Italia

Un grazie a Massimo Moratti: con lui, Milan e Juve non si sono spartiti gli scudi. Senza il Petroliere, ci sarebbe stato un duopolio eterno. Moratti ha dato molto fastidio, tanto da far dire a Mourinho: “Presidente, te la faranno pagare”. Con Moratti, l’Inter era e resta la prima squadra di Milano e d’Italia: l’unica a non essere mai andata in B (il Milan addirittura ci è finito due volte); l’unica ad aver fatto il triplete, come le grandi d’Europa. Sono questi i parametri pesanti, oltre alle vittorie in Italia e nel mondo, da prendere in considerazione per valutare il peso di una squadra. Nessuna società ha il diritto di dire di essere la più titolata o di avere un maggior numero di scudetti di quanti scritti nell’albo d’oro: su quali basi? Perché allora non vengono presi in considerazione altri fattori per giudicare un squadra? Non è sufficiente copiaincollare wikipedia, per giunta in precedenza modificata da un “tifoso”. 

Per questo, l’obiettivo di Erick Thohir è di restare la prima squadra di Milano e d’Italia. Se un difetto va trovato a Moratti, è che ha sempre lasciato fare e dire: serve una presenza mediatica più tosta, a ricordare qual è l’unica squadra mai andata in B e ad aver fatto il triplete. E sempre a testa alta: noi a Siena abbiamo vinto, nel 2010, con l'anima; al Milan è stato regalato un rigore per una svista (più altre 15 sviste nelle precedenti partite). Occhio, Thohir, gli arbitri sono importanti: in buona fede, soffrono la pressione mediatica. Un aspetto da valutare con la massima attenzione.

In concreto, quali sono le mosse giuste per tornare competitivi? 

Ora, va riconosciuto che - come rosa - l’Inter è tre spanne sotto la Juve, due sotto il Napoli, e una sotto Milan e Fiorentina. Mazzarri è validissimo, e ha già dato un’identità alla squadra. Ma servono energie fresche. Io faccio questi nomi. Dal più debole al più forte, nell’ordine: Isla, Zuniga, Van der Wiel, Janmaat, Wallace, Nainggolan. Ma il vero boom per dare la svolta è Lavezzi.

Ecco come potrebbe essere la prima Inter di Thohir.

Handanovic; 

Campagnaro, Samuel (Ranocchia), Juan Jesus;

Nagatomo (Zuniga), Guarin, Cambiasso, Kovacic (Alvarez), Laxalt (Pereira);

Lavezzi (Belfodil), Palacio (Icardi, Milito).