domenica 28 novembre 2010

Inter-Parma 5-2. Pagelle. La carica di Stankovic. Biabiany in crescita. Pandev una sciagura. Thiago Motta torna: è l’intelligenza calcistica per essere grandi. Stavolta Benitez mischia le carte con sapienza

Castellazzi 8. Incolpevole sui due gol di Crespo, evita la tripletta dell’argentino sventando in angolo un’incornata del parmense. Salva di piede sul 3-2.

Cordoba 6,5. Nel primo tempo, si limita alla fase di copertura. Poi, nonostante l'età, addirittura cresce nella ripresa: che atleta!

Materazzi 5. Regala il secondo gol a Crespo, dando il via all’azione del Parma con un rinvio all’acqua di rose.

Lucio 6,5
. Corre e si propone: il solito lottatore.

Zanetti 6,5. Anima di capitano, bravissimo sia a interrompere le trame offensive sia a incunearsi nella metà campo avversaria.

Cambiasso 7. Segna il terzo gol ed è sempre presente in costruzione.

Stankovic 8. Prende un sacco di botte senza neppure avere la soddisfazione di un cartellino giallo a favore. Mostra i denti ai difensori avversari e suona la carica all’Inter. Spara due bordate da fuori area, con la palla che in entrambe le occasioni s’infila dopo una deviazione. La tripletta con un bolide nei 16 metri. È l’uomo del match.

Biabiany 7. È in crescita. Sgusciante, continuo, mette in mostra dribbling a ripetizione. Una spina nel fianco sinistro del Parma. All’inizio della ripresa non sta più in piedi.

[Thiago Motta 7 (nella foto). Entra nel secondo tempo e accende la luce a centrocampo, con i piedi delicati, gli spostamenti corretti, l’intelligenza tattica. Riesce anche a segnare. Thiagone è l’unica speranza per tornare al livello delle più forti d’Europa: nell’ordine, Barcellona, Real Madrid, Milan. Thiago Motta è la chiave per far esplodere la potenza e lo spirito guerriero dell'Inter, proprio come la scorsa stagione. La galoppata nerazzurra partì dal centrocampo di Londra (Chelsea), con Thiagone immenso protagonista. Vediamo se la svolta di Benitez è Inter-Parma].

Sneijder 6. Sta ritrovando la migliore condizione nervosa e atletica. Sprazzi di classe. Tornerà quello della scorsa stagione.

Santon 4. Gli si dà fiducia perché è giovanissimo. Avesse già 25 anni, non giocherebbe più all’Inter. Dopo il pasticcio in difesa col Chievo, Benitez lo tiene lontano dall’area, piazzandolo davanti a sinistra e a destra. Lo si vede pochissimo, per qualche retropassaggio a Materazzi. Sostituito dal baby Natalino, che si limita a coprire.

Pandev 0. Non difende la sfera spalle alla porta, perdendo spesso l’equilibrio e cadendo sul prato. Non chiude un triangolo con Stankovic, e mi pare di aver visto una reazione legittimamente stizzita del serbo. Non tira, non fa assist. A un certo punto può involarsi nell’uno contro uno: riesce ad andare a sbattere contro l’ultimo avversario. Sbaglia da solo davanti alla porta (sguarnita) con il suo piede, il sinistro. Una tristezza epocale. Però ci ha regalato il gol del 2-0 nel derby di ritorno della scorsa stagione, giocato anche contro l’arbitro. Gode di quel credito, da spendere finché non torneranno Eto’o e Milito.

Benitez 8. Rosa piena di infortunati, Santon molle, Pandev è un fantasmino. Lo spagnolo non può fare miracoli. Durante il match, mischia le carte con diverse disposizioni tattiche e intercambiando gli uomini sulle fasce. Ormai ha impostato la squadra così: un numero elevatissimo di azioni gol a favore, e una difesa sbarazzina, come dicevo qui. Il voto alto risente anche dei primi segni di insofferenza verso certa stampa. Dai che ci siamo: alla prossima, s'inalbera in stile Mourinho. Può vincere l’Intercontinentale e arrivare ai quarti in Champions. Escludo che dia fastidio al Milan in Italia: rossoneri troppo fortunati con arbitri e assistenti (vedi ammonizioni ed espulsioni e rigori contro con il contagocce). Sarebbe ora che Benitez si facesse sentire anche in questo senso. Ci arriverà, me lo sento.                                                                                                                                                                                                                                        

3 commenti:

  1. 8 a Castellazzi!!! Noooo, assolutamente.
    Il primo gol pesa quasi tutto sulle sue spalle e se è vero che salva il risultato in un paio di occasioni e anche vero che in alcuni momenti è incerto e non dà sicurezza al reparto.

    RispondiElimina
  2. Entius, sul primo gol non poteva farci nulla. Ci ha salvato lui con la parata su incornata di Crespo e soprattutto col piedone sul 3-2: intervento difficilissimo.

    RispondiElimina
  3. E' inutile "gonfiarsi" per vittorie contro squadre che lottano per la salvezza, se poi si prende gol da queste, figuriamoci dalle forti...

    Quest'anno l'Inter ha perso contro tutte le squadre forti, è andata.

    RispondiElimina