sabato 29 agosto 2009

US Open, il mistero del tabellone di Federer: facile per la Gazzetta, difficile per la Repubblica!

Lo so che ognuno può avere un’opinione diversa sull’esito di un incontro sportivo; sono consapevole anche del fatto che non tutti possono essere d’accordo su chi sia il più bravo in un certo sport; tuttavia, il caso che andrò a illustrarvi è clamoroso.

Di recente, s’è svolto il sorteggio dei 129esimi Campionati Internazionali degli Stati Uniti. Favorito Federer, il più grande di ogni epoca. Il 27 agosto scorso, la Gazzetta.it titola (foto a sinistra): “US Open ‘easy’ per Federer”. Sommario: “Tabellone facile per lo svizzero campione uscente: evitati Murray, Nadal e Del Porto. Sfide vere dalla semifinale”.

E l’articolo dice: “Strada spianata — La sorte ha evitato al numero 1 del mondo ovviamente Andy Murray, ma soprattutto sia Rafael Nadal che Juan Martin Del Potro. Così il torneo vero di Federer inizierà soltanto sabato 12 settembre quando dovrà affrontare in semifinale il vincente del quarto più atteso tra Novak Djokovic e Andy Roddick. Ma andiamo con ordine; lo svizzero esordirà con Davin Britton, numero 1364 del mondo con appena 8 punti Atp in cascina; poi avrà il tedesco Simon Greul (n° 64) e al terzo turno l'affascinante sfida con Lleyton Hewitt che è stata la finale in questo torneo nel 2004 (la famosa finale capolavoro del ‘double bagels’, 6-0 7-6 6-0). Negli ottavi poi o James Blake o Tommy Robredo e nei quarti o Davydenko, o Soderling o Querrey. Poi la semifinale appunto con Djokovic o Roddick che non dovrebbero mancare l'appuntamento”.

Bene. Ora leggiamo Repubblica.it (foto a sinistra). Titolo: “Federer, strada in salita” Sommario: “Nella corsa verso il 6° titolo di fila a Flushing Meadows l'elvetico pesca Hewitt, Blake, Davydenko, e uno tra Djokovic e Roddick. Più agevole il percorso che attende Nadal”.

E nel testo: “La corsa verso il 6° titolo consecutivo a New York, 16° dello Slam, inizia tutta in salita per Roger Federer che, alla vigilia degli imminenti US Open, non è certo stato aiutato dal sorteggio, ben più benevolo nei confronti di Andy Murray e Rafael Nadal, capitati nella parte bassa del tabellone. Al di là, infatti, di un avvio agevole (la wild-card statunitense Britton e poi Greul) l'elvetico dovrà sbarazzarsi, nell'ordine, prima del redivivo Hewitt, poi dell'idolo di casa Blake, quindi del russo Davydenko, protagonista dell'estate con le vittorie a Umago e ad Amburgo, e, infine, con uno tra Djokovic e Roddick. Tutti avversari, insomma, in grado di portargli via diverse energie”.

Non solo, Repubblica “vede” bene Nadal: “Ben più in discesa è il percorso che attende Nadal: difficile che lo possa impensierire un Gasquet appena rientrato dalla squalifica per cocaina e uno tra Kiefer e Llodra, due tipi troppo discontinui per contrastare il regolarista maiorchino. Poi ci sarebbero Almagro, Ferrer e uno tra Tsonga, Berdich o Gonzalez, tutti in condizioni di forma non certo eccellenti”.

Io non ci capisco più niente. Questo benedetto tabellone di Federer è facile o difficile? Cerco esperti che mi possano illuminare. Così potrei anche capire se la quota dei bookmaker che danno lo svizzero vincitore sia allettante o no: di solito, per questo US Open, è dato a 2.

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