domenica 14 dicembre 2008

Juve-Milan 4-2: rossoneri senza difesa


Il Milan non ha giocato male quando aveva la sfera fra i piedi. Al momento di impostare trame offensive, è sempre un piacere gustarsi dalla tribuna o in tv i rossoneri. Il vero guaio del team di Ancelotti sono i movimenti senza possesso palla: lì va in tilt, non c'è speranza. Ecco spiegato il 4-2 finale di Juve-Milan.

Ho visto gli attaccanti bianconeri sempre liberi di girarsi verso la porta o di colpire indisturbati. Di certo, la responsabilità non è di Ancelotti. Non sarà mica lui a dire ai suoi di lasciar giocare gli avversari. È che centrocampo e soprattutto difesa del Milan non reggono proprio per una stagione intera.

È la tipica impostazione della squadra che deve disputare alla grande una decina di partite, perché costruita per vincere la Champions. Enorme possesso palla e massima concentrazione sulle ripartenze degli avversari. Ma è una "tattica" che ti riesce, appunto, quando scendi in campo soltanto nelle competizioni internazionali. Se devi giocare 70 partite durante 10 mesi, andando a scontrarti contro avversari tosti ogni tre giorni, la ragnatela rossonera non regge.

Mi spiego. Se il Milan fosse in Champions, arriverebbe dritto dritto in finale a Roma, e magari si porterebbe a casa la coppa. Mentre resterebbe a meno 30 punti dall'Inter e forse dalla Juve. E se riuscisse a qualificarsi per la massima competizione europea, nel 2009-10 sarebbe la favorita per la vittoria dell'ex coppa Campioni.

Dalla stagione scorsa, tuttavia, c'è una differenza sostanziale rispetto al passato: altre squadre che non ti fanno andare in Champions. Nel 2007-08, è stata la Fiorentina a soffiare il quarto posto al Milan. Adesso ci sono addirittura, oltre alla Fiorentina, anche Napoli e Genoa. Senza contare l'imperioso ritorno della Roma.

[foto via Milan]

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